Pagine

Pagine

Pagine

Roccella in vetrina

giovedì 28 giugno 2012

IL BEL RICORDO DI PADRE E FIGLIO DA PARTE DELL'AMICO ROBERTO NALDI

Assieme al racconto di un momento particolare di intesa professionale con Giuseppe Russo, Roberto Naldi ci regala il servizio trasmesso dal TGR Calabria nel marzo 2010 a ricordo del Maestro Antonio Russo con la proposizione di alcuni momenti memorabili di quello che per 32 anni è stato l'evento più importante per la sartoria italiana.
"Quella del padre per me" - ci dice il regista Naldi - "è un'immagine in cui si riflette molto il carattere e l'umanità di Giuseppe..."


Mi piace ricordare Giuseppe Russo raccontando una delle tante esperienze di lavoro che ho avuto il piacere di condividere con lui.
Non ricordo precisamente l’anno, forse inizi 2000, ma fu l’epoca in cui il Defilé internazionale di moda sartoriale del Maestro Antonio Russo, dopo un lungo periodo di pausa, veniva finalmente ripreso e riproposto in tutta la sua forma e grandezza di cui si è sempre contraddistinto.

Non saprei come descrivere la gioia e l’entusiasmo di Giuseppe, ma vedere riaccendersi il sogno di suo padre, un sogno divenuto realtà tra non pochi sacrifici e, per trent’anni, appuntamento ineguagliabile delle estati roccellesi, per Giuseppe rappresentò la sua prima occasione per mettersi in gioco lui stesso. Aveva una grande voglia di fare, Giuseppe, e gliela si leggeva nei suoi occhi.

Dal modo in cui si esprimeva, deciso e chiaro, dall’energia che riusciva a sprigionare e a contagiarti, si poteva già evincere in lui una certa abilità organizzativa. Ed aveva già in mente una minuziosa strategia per sostenere suo padre nella creazione di una nuova immagine del defilé. Tra le iniziative, decise di realizzare un video per l’apertura dello spettacolo sartoriale e diede a me l’onore e il piacere di produrlo. La sua idea era semplicemente quella di riproporre in pochi minuti la storia del defilé e ciò che esso significò per la Calabria intera e non solo.
Si mise così a rovistare tra le numerosissime pagine dei giornali dell’epoca, riempite interamente da articoli dedicati agli straordinari successi del defilé, e mi portò le più rappresentative. Di filmati, io ne possedevo già alcuni, da me realizzati quando la rassegna di moda si teneva ancora dietro il cortile della scuola elementare, ma Giuseppe mi riempì lo studio portandomi ancora decine e decine di videocassette. Iniziammo così ad assemblare le immagini una dopo l’altra, secondo una sua scaletta ben precisa. Non dimenticherò mai la passione e la cura con cui Giuseppe sceglieva i tempi e il taglio di quelle immagini. Immagini che appartenevano al sogno di suo padre, ma che le viveva come fossero sue. Ma la cosa davvero più commovente è stata la scelta musicale. Come colonna sonora del video scelse un brano dei Queen: ““Who wants to live forever".

Caro Giuseppe, tu vivrai per sempre, perché con il nostro amore e la nostra intramontabile amicizia ti faremo vivere per sempre dentro di noi.

Nessun commento:

Posta un commento