“Il Festival Jazz non si farà più”, lo ha riferito l’altra sera (5 Ottobre) su Telemia nel corso di una edizione straordinaria di "60 News" il presidente dell’Associazione Culturale Jonica, sen. Sisinio Zito, sciorinando motivazioni e tutto ciò che con la chiusura del Festival Jazz verrà meno.
Comunque annunci cosi drastici siamo ormai abituati a sentirli costantemente tutti gli anni, ma poi puntualmente il festival viene realizzato sempre in pompa magna e sempre di gran spessore artistico. Quindi, ormai, non ci crede più nessuno alla chiusura; si pensa invece ad una parte che va recitata in maniera tale da sollecitare, attraverso i media, gli organi politici, aziende private e magari anche i singoli cittadini attraverso il versamento del 5x1000 della dichiarazione dei redditi, ad essere più attenti e generosi per questa grossa manifestazione internazionale che ha bisogno di soldi, soldi, soldi…
Perché è questo in buona sostanza il motivo per cui ogni anno viene ripetuto lo stesso lamento: contributi sempre meno da parte degli Enti e mancanza di sponsorizzazioni da parte di grosse aziende.
Questo annuncio arriva all’indomani della scadenza del partenariato triennale 2009/2011 tra la Fondazione per il Festival Jazz e la Regione Calabria, che ha visto entrare nelle casse dell’associazione oltre 300 mila euro… naturalmente tutti investiti nella…cultura!!! (Chi ha sentito il comizio di Zito in televisione capirà…)
Dopo i diversi articoli pubblicati in questi giorni sui quotidiani da “sapienti” di turno in merito al valore e all’importanza del Roccella Jazz, non mi sento di avere i numeri in questo momento di dire nulla, anche se – all’interno di questo blog – di opinioni sul jazz ce ne sono a iosa. E’ indubbio il valore artistico e suggestivo del festival che viene ogni anno approntato, è tutto il resto che è messo in discussione. Sta di fatto che davanti ai media il jazz è cultura, valorizzazione del territorio, creazioni musicali; ecc. ecc., ma spenti i microfoni e messa da parte la penna, il festival non è altro che un business che necessita di contributi da ogni direzione (Ministero, Regione, Provincia, Camera di Commercio, Comune) perché da 31 anni questo territorio e l’alta qualità della musica prodotta non sono riusciti, purtroppo, ad essere appetibili se non per pochi passionari e qualche piccolo sponsor della zona, tant’è che per poter fare apparire il teatro gremito sono sempre necessarie le solite centinaia di tessere omaggio!!!
Una sola cosa mi sento di dover dire e la dico riferita esclusivamente al senatore Zito, maestro nella dialettica sia come leader nella sua attività che come politologo, che non dà e non toglie nulla rispetto al valore del festival jazz: io non capisco con quale coraggio il sig. Zito, nelle vesti di presidente di un’associazione che, per carità, fa “l’evento più bello del mondo” si presenta a chiedere soldi ai politici di turno più potenti di lui, quando lui stesso, nelle vesti di politico, da 12 anni dice sempre NO ai presidenti di altre associazioni che si rivolgono a lui con in mano progetti e iniziative culturali (e vi posso assicurare che quando un presidente di un’associazione si presenta davanti a un politico per chiedere collaborazione anch’egli è convinto di avere in mano “l’evento più bello del mondo”!).
In dieci anni il nostro ex sindaco ha mietuto tantissime “vittime” con i suoi scanditi NO, un No illustre è stato addirittura detto nei confronti di un evento veramente internazionale che era giunto alla 32esima edizione!!!
Questa spudorata metodologia da il senso di quanto sia incompatibile il ruolo di presidente dell’associazione con quello di amministratore del nostro Comune (“ si devono chiudere determinate manifestazioni che richiedono molte risorse perché tolgono visibilità e risorse per il “suo” festival jazz! – lasciando solo coloro che si accontentano del piccolo contributo…).
Chi di spada ferisce…
Caro Nicola leggendo le tue righe mi verrebbe voglia di dirti "lascia stare tanto è fiato perso" ma so che le tue orecchie si ribellerebbero a questa frase. Purtroppo, come hai già accennato, siamo abituati alle chiacchere volanti dei nostri amministratori e non ci crede più nessuno. Lasciali versare lacrime di coccodrillo....... Enzo
RispondiEliminaOra chiediamo al comune di rilanciare le feste religiose e di restaurare le statue della Confrontata!!!!
RispondiEliminaAle
io dico che il festival é una manifestazione di assoluto livello,non so se gli organizzatori ci lucrino sopra ,ma penso che non può andare perso l'immenso patrimonio culturale e di conoscenze finora acquisito,credo che con gli opportuni controlli il festival possa andare avanti.e per favore finiamola con le polemicucce da ruga( santi,associazioni e così via),mica è detto che avete per forza bisogno di LUI;ciao
RispondiEliminaSe chiude o non chiude non credo che Roccella vada a perdere chissà quale "grandissimo" evento dato che è un qualcosa che si riduce ad un pubblico di nicchia visto che il jazz si riduce a solo ad una settimana di agosto. Mentre sono del parere che dovrebbe essere un progetto che occupi un intero anno. Si dice che Roccella sia diventata la culla del jazz in questi anni, bhè allora che si apra un scuola, un piccolo conservatorio di musica jazz. In quel caso, e solo in quel caso si potrebbe parlare di "culla dell jazz". Immaginate, Roccella esportatrice di talenti Jazz, invece di emigranti in cerca di lavoro... va bè questo è tutto un altro discorso.
RispondiEliminaComunque, ancora mio fratello aspetta di essere pagato per i servizi svolti al festival nell'estate del 2010. Quindi se proprio deve chiudere il festival Jazz,cari assessori, prima saldate tutti i debiti.
sarebbe interessante sapere a quanto ammonta compreso l'indotto il movimento di denaro che il festival jazz riesce a generare(trasporto,catering,alloggio,cachet e così via)prima di parlare di manifestazione di nicchia.comunque per quello che vedo ,tra le tante manifestazioni in calabria,non c'è nessuna che riesce a stare in piedi con le proprie gambe,ma hanno tutte bisogno del politico-santo di turno.hello
RispondiEliminaciao Nicola,
RispondiEliminae' la prima volta che scrivo sul tuo blog, anche se lo seguo tutti i giorni.
volevo solo dire alle persone che organizzano il jazz e che hanno aspettato solo la scadenza dei tre anni (esseno vincolati dal partenariato con la regione!)per PROCLAMARE la fine del festival jazz, che TUTTI i ragazzi che vi hanno lavorato aspettano il loro compenso per l'anno 2008 e per l'anno 2010, anno quest'ultimo compreso nei tre per cui voi avete gia INTASCATO i soldi dalla regione!!!!!quindi attenzione alle denunce e alle diffide sia con gli avvocati che con i canali mediatici...(trasmissioni come: "STRISCIA" O "LE IENE" ci vanno a nozze con questi soprusi! ).ocho!
Rilanciare le feste religiose, restaurare le statue... sono d'accordo. Ma che c'entra il Comune? La Chiesa e lo stato sono indipendenti e sovrani, come da Costituzione. Sarebbe il caso di rivolgersi alla Diocesi più che al Municipio...
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