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Roccella in vetrina

martedì 20 luglio 2010

ANCORA UNA INTELLIGENTE E TOCCANTE MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA' SULLA DIATRIBA CON BOMBARDIERI.

Non finirò mai di ringraziare tutti i cittadini che in ogni maniera mi hanno manifestato solidarietà con sincere strette di mano dopo "il caso umano" di Bombardieri e la mia risposta col manifesto murale. L'ho già detto come commento in un altro articolo ma lo ripeto ancora una volta: quel ch'é successo non intacca assolutamente il mio modo di essere, di scrivere e di manifestare le mie opinioni. Questo blog è un diario aperto a me e a tutti voi. Ogni cosa che accadrà, voi che mi leggete e che mi volete bene, ne sarete partecipi, pienamente informati con la massima sincerità e trasparenza. Ve lo garantisco!

Debbo ancora un grande ringraziamento ad un amico, Nicola Candido, che proprio qualche giorno fa mi ha chiamato dicendomi che voleva parlarmi.
Ci siamo incontrati e mi ha poggiato sulle mani due foglietti scritti con precisione di battitura riferendomi di averli scritti all'indomani della lettura sulla Riviera dell'articolo dell'assessore Bombardieri a me diretto.

"Mi sono sentito colpito in prima persona, - mi ha detto - quelle spregievoli parole sono state come se le avesse dette a me, e a tutte quelle persone che, senza scopi loschi, lavorano in questo paese e lo amano dimostrandolo con i fatti, e mi sono sentito di scrivere il contenuto di questi due fogli che ci tengo tu li legga e li faccia tuoi, perchè sono sensazioni che mi hanno attraversato il mio corpo per quelle laceranti affermazioni. Questi fogli li ho scritti come se io fossi te..."

Riporto di seguito ciò che il cuore e la sensibilità di Nicola Candido ha voluto manifestare:

Sa, Dott. Bombardieri, ho riflettuto molto, certo per come ho saputo, su quello che mi sembrò. d'istinto, un selvaggio epiteto (che del resto tale, per Lei, vuole essere); dico del "Caso umano". Sfumato poi quell'istinto di conservazione che ci mette in difesa dal nemico, per come si è proposto nei miei confronti, devo riconoscere oggi tutta la sua bontà cristiana definendomi un "caso umano", se non altro per rendere onore a quella divinità (anch'essa a lei nemica) che si chiama Verità.
Ma la cosa che più da presso mi rende orgoglio è l'avermi differenziato da Lei che un "Caso umano" non è, per quel distinto tratto caratteriale e convinzione razziale che lo colloca tra il tardo pliocene e attraverso i dinosauri fino al Neanderthal; là, purtroppo per Lei, la sua razza si estingue perchè Dio ha voluto, per magnificarsi, che ne divenisse l'Uomo.
Ah, quel benedetto Darwin, se l'avesse conosciuto!: che culo, lavorare su un Bombardieri che un "Caso umano" non è; invece, poverino, dovette arrangiarsi tra teschi bislunghi dalla mandibola pronunciata.
Quel senso che lei vuole dare alla Sua offesa, capisco che venga dalla perfida, cruda convinzione di presunta appartenenza ad una classe per deliranti (cosi la pensava quell'Adolfo d'oltralpe) perchè figlio di "nobile" padre a sua volta di "nobile" famiglia.
Io mi orgoglio del mio di padre, solo contadino e panificatore, ma ancor di più della mia intelligenza pulita, di questa guida che mi rende amato dai bambini di cui mi sono cinto per vivere la mia gioia del vivere, nella piena convinzione che le scellerataggini della bassezza "Non umana" nulla potranno, mai, per indebolire il mio andare verso la luce.
Confido molto, ma molto, in quello che disse un certo Luca per bocca del suo Maestro: "Chiunque si esalta verrà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato": ma di queste cose Lei poco sa, e ancor meno intende.

A buon procedere, Dottore.


Grazie Nicola Candido, commosso non posso altro che dirti Grazie!!!

1 commento:

  1. Continua la tua strada,senza timori.Ancora un'avolta ripeto!!lunione fa la forza se si vuole ottenere piu' successo.Ciao.

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