In attesa della mia replica all'assessore Bombardieri che verrà pubblicata domenica su questo blog, ho il piacere di pubblicare un messaggio che l'amico di mille avventure Francesco Bova ha voluto inviarmi dopo avere letto online l'articolo in questione, uscito domenica scorsa, del quale vi lascio il link per entrare sul sito della "Riviera" e leggerlo alla pagina 12.
http://www.larivieraonline.com/public/giornale/1023/giornale.pdf
Non ci sono parole di ringraziamento per Francesco solo la consapevolezza di una forte amicizia che il tempo non dimentica ne intacca.
Ciao Nicola, non ce l'ho fatta ad aspettare che tu mettessi in rete la lettera che l'ass. Bombardieri, ha fatto pubblicare sulle pagine del settimanale La Riviera, nella quale, a detta tua, avrebbe lanciato offese alla tua persona, e visto che la curiosità è stata tale, sono andato direttamente nel sito del periodico e l'ho letta.
Che dire, sono rimasto sconcertato per diversi motivi; il primo, guardando la questione in un quadro generale, è che se un uomo di politica, non è un grado di accettare critiche sul proprio operato e su quello dell'amministrazione nel quale fa parte, farebbe bene cambiare mestiere, siano esse crictiche giuste o sbagliate, e se poi passa alle offese, come in questo caso, allora mi viene da pensare che siamo al delirio.
Il secondo motivo che mi lascia sconcertato, e qui entro nella questione, è che l'ass. non sà, anzi fa finta di non sapere, chi sia tu veramente, e quello che hai fatto per Roccella, dal 1993 in poi, per renderlo un paese migliore, in tutti i suoi aspetti, pur non avendo mai ricoperto una carica pubblica, e quindi senza fini di lucro.
Non si ricorda, anzi fa finta di non ricordarsi, quando impugnava il telefono per chiamarci , anche più di una volta al giorno, per dirci che stavano arrivando dei pullman di gente anziana e se potevamo andare ad accoglierli, conoscendoa monte la risposta da parte nostra, che era si. E poi il servizio d'ordine all'Auditorium in occasione del concerto di Capodanno chi lo faceva? Noi. La richiesta da chi veniva? Dall'ass. Bombardieri. Non si ricorda, anzi fa finta di non ricordarsi, quando ci mandava a Reggio C. a fare promozione turistica per Roccella, negli stand della provincia. Tutto questo a costo zero o quasi, visto che rientravano i soldi per la benzina e per un panino. E poi tante e tante altre cose fatte su sua personale richiesta, ci vorrebbe un libro per menzionalrle tutte.
Nella lettera pubblicata sulla Riviera, l'ass. Bombardieri, ci parla, dei sempre più numerosi turisti che arrivano ogni anno a Roccella, io in queste parole leggo una verità almeno parzialmente travisata, perchè onestamente, non credo che il nostro paese sia conosciuto come la Rimini del Sud, e, secondo me, la quasi totalità di chi viene a Roccella sono persone emigrate per motivi di lavoro, che hanno dovuto lasciare tutto quello che avevano, dalla famiglia, agli amici, alle proprie radici per poter sperare in un futuro migliore che il sud in generale non permette di avere. Io sono una di queste persone, abito a Genova, ed ogni giorno che passa è un giorno in meno che mi divide dal mio ritorno a Roccella, e quando arrivo, non mi voglio sentire un turista ma voglio sentirmi ancora a casa mia.
A parte tutto, Caro Nicola, fraternemente ti dico che a volte non bastano le buone intenzioni, che tu hai sempre avuto, non basta lo spirito di sacrificio, non basta il voler bene al proprio paese per migliorarlo, ma serve smuovere le coscienze per non rimanere soli, e questo a Roccella non succederà mai. Sbaglio? Ora tocca a te trarre le conclusioni.
Ti abbraccio, Francesco!
Tieni duro Nicola e mostranci i denti!!!
RispondiElimina