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Roccella in vetrina

lunedì 1 giugno 2009

L'INTERVENTO DI SALVATORE SCALI

Ho visto in parte il dibattito tra i candidati a consigliere comunale su Telemia e adesso leggo sia lo scritto di Nicola sia il commento di Ottobre, perciò mi sento in dovere di scrivere sia come cittadino sia come candidato nella lista "Roccella Democratica".
Comprendo l'amarezza di Nicola, il quale vorrebbe una maggiore incisività da parte dei candidati delle liste alternative a quella di Zito e un maggiore segno di discontinuità rispetto all'amministrazione precedente.
Voglio partire proprio da un giudizio su quest'ultima. Dal 1995 al 1999, Roccella è stata amministrata da un governo locale rissoso al suo interno (le innumerevoli giunte susseguitesi lo dimostrano ampiamente)quanto inetto nell'affrontare i problemi della comunità (altrove ho descritto più dettagliatamente quali). Per dare una svolta a tale insostenibile situazione i partiti del centro-sinistra sottoscrivevano un accordo politico-amministrativo che aveva la sua forza in alcuni punti programmatici:
1. rinnovare la classe dirigente roccellese;
2. coinvolgere i cittadini nelle scelte qualificanti del Comune
3. affrontare e risolvere i problemi più urgenti della città;
4. garantire al governo locale stabilità, ponendo al di sopra degli interessi personali o di gruppo;
5. porre al centro dell'azione amministrativa le esigenze e le aspettative dei cittadini.

Ritengo personalmente che i dieci anni di passata amministrazione abbiano dato risposta ad alcuni dei punti prima elencati (basti pensare alla depurazione delle acque e al loro sbocco in mare lontano dall'abitato, alla distribuzione dell'acqua potabile, alla realizzazione della Via Marina e agli interventi sulla viabilità comunale e sul rinnovo dei sottoservizi, alla messa in sicurezza del Castello e della collina), per altri la risposta è stata solo parziale (mi riferisco specificamente all'ambito dei servizi alla persona), per altri ancora la risposta non c'è stata e la gestione è stata fallimentare (per es. il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte amministrative, l'attenzione verso i bisogni di socialità e di cultura dei roccellesi). Ora, se teniamo anche conto dell'alluvione che ha funestato i primi mesi dell'amministrazione uscente, non possiamo che dare un giudizio positivo sul suo operato. Ciò non significa approvare appieno tutte le scelte operate dalla giunta Zito, nè tantomeno soffrire di orfanismo nei suoi confronti, significa semplicemente guardare a quell'esperienza valorizzandone gli aspetti positivi e proporre un programma che ne migliori quelli negativi.
Mi dispiace che tu, Nicola, non abbia potuto partecipare agli incontri che abbiamo fatto nei vari quartieri e al Convento dei Minimi (specialmente l'incontro con i cittadini organizzato da Pietro Commisso), avresti sicuramente contribuito al miglioramento del nostro programma di governo, non so se Ottobre sia stato presente (non conosco la sua identità), se c'era potrà confermare che il giudizio espresso da tutti noi sulla giunta uscente non è stato di piatta approvazione incondizionata, ma abbiamo presentato un bilancio articolato e critico della passata esperienza sottolineandone anche le insufficienze. D'altronde le nostre linee programmatiche sono state scritte tenendo d'occhio proprio le insufficienze, prima fra tutte il distacco dai cittadini. Per quanto concerne il richiamo alla continuità, esso è dovuto all'onestà intellettuale e politica nel dichiarare che i partiti di centro sinistra che formano la lista "Roccella Democratica" e il loro candidato a Sindaco Pino Mazzaferro, sono stati fortemente impegnati, nel bene e nel male, nell'amministrazione uscente. Io penso, concordando pienamente con Ottobre, che i nostri assessori, nell'assolvere i compiti loro assegnati, siano stati esemplari, non solo per l'impegno profuso e per l'apporto dato alla soddisfazione delle legittime esigenze degli amministrati, ma specialmente per essersi distinti nel rapporto con le persone e con le associazioni roccellesi. Vedi, Nicola, questa campagna elettorale sta mettendo a nudo la vera essenza di ognuno, la propria idea di politica e di amministrazione e le parole scritte da Ottobre circa la conduzione della campagna da parte di alcune liste sono illuminanti. Personalmente non credo che sia necessario essere sguaiati o offensivi nell'esporre le proprie convinzioni, anche se, sono d'accordo con te, bisogna farlo con forza e convinzione, penso invece che bisogna cercare il consenso nel rispetto più assoluto della persona e degli elettori, spiegando il proprio programma elettorale e chiedendo ai cittadini di esprimersi con proposte, critiche, punti di vista, affinchè il programma non sia un mucchio di fogli scritti da buttare dopo le elezioni o un libro di promesse che funzioni da specchietto per le allodole o, peggio ancora, il parto intellettualistico di qualche "professorone universitario" (come si è vantato in televisione Certomà, a proposito del suo), ma rispecchi profondamente il sentire dei roccellesi, i loro bisogni e, perchè no, i loro sogni. Insomma, noi non pensiamo di avere tutte le soluzioni in tasca, non ci appartiene l'arroganza che trasuda da ogni intervento di Zito e soci, non riteniamo i roccellesi dei minorenni (o, peggio, dei minorati) che abbiano bisogno del papà per essere guidati nelle loro scelte, al contrario vogliamo costruire il futuro di Roccella insieme a tutti loro.
E' ora che i roccellesi si dimostrino adulti e prendano in mano responsabilmente i destini della loro comunità, senza lasciarsi irretire da chi, egli solo, a suo dire possiede le risposte a tutte le domande. E' l'ora delle scelte, quelle serie: se vivere democraticamente partecipando attivamente alla cosa pubblica, o delegare la responsabilità delle scelte a chi si sente (e, a questo punto, anche noi riteniamo) essere superiore. Infine, caro Nicola, noi semplicemente non possiamo mollare, non possiamo ritirarci nella nostra vita privata, abbiamo l'obbligo civile e morale di continuare testardamente a perseguire un'idea diversa di politica, altrimenti cosa racconteremo domani, tu ad Alessandro Biagio ed io ad Alessandra e Federico, quando ci chiederanno conto di come abbiamo lasciato loro la nostra terra?
Un abraccio fraterno a te e a Ottobre, cui anch'io vorrei poter stringere la mano.

1 commento:

  1. Prof. Scali, grazie! Un intervento giusto e chiarificatore. Se Mimmo Bova si fosse posto in questi termini la mia impressione sarebbe stata sicuramente diversa. E' possibile che Zito si può permettere di dire che gli altri in dieci anni non hanno mai avuto una idea costruttiva per il paese, o che nelle altre cariche che non siano quelle di sindaco ci si può andare a riscaldare la poltrona, e voi non Vi azzardate a rinfacciargli nulla?
    Evidentemente, è vero, non potendo partecipare ai Vs incontri non posso sentire l'enfasi e la passione che Vi caratterizza, ma la conosco uguale, e sono convinto che avete un grande cuore, grandi motivazioni e ambizioni (almeno voi giovani).
    Mi auguro veramente che il cittadino roccellese si dimostri maturo e voglia veramente partecipare al futuro del suo paese. Perchè se invece siamo davanti ad una maggioranza di lassismo e demotivazione, allora vincerà la lista di Zito.
    In bocca al lupo. Con altrettanto affetto fraterno.

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