Pagine

Pagine

Pagine

Roccella in vetrina

sabato 2 settembre 2023

FESTIVAL JAZZ, OGNI ANNO SEMPRE MENO PUBBLICO

È davvero incredibile e deprimente vedere suonare dei gruppi degni della musica jazz davanti al vuoto quasi assoluto di pubblico. È quello che si verifica, da anni ormai, al festival jazz di Roccella Jonica, e quest'anno si è davvero toccato il fondo. 

Mi vergogno, da cittadino roccellese, pensare che dei bravi musicisti di ottima fama si esibiscono davanti a solo una cinquantina di persone, ossia pochi intimi!

Eppure c'è un gruppo di ragazzi "addetti al palco e a tutto il resto" molto volenterosi che sono una grande risorsa, c'è Radio Roccella di una professionalità disarmante, ho detto già che gli artisti sono di livello, manca la sostanza, ossia il pubblico che, se consideriamo che ci sono amici e parenti, diciamo che equivale a una cifra non lontana dalle dita delle mani!!!

E spesso capita che mi collego alle dirette facebook che realizza la radio. Sapete il numero dei collegati? Uno. Io!

Capisco che la Radio non fa politica così come non la faceva una TV locale quando gli anni scorsi faceva le riprese, ma inquadrare la platea e la gradinata vuota  durante i concerti significa attestare e documentare la realtà e invece non lo si fa per "non guastarsela" con il Comune.

Si asseconda e si è complici così di un disastro organizzativo che punta soltanto a spendere i soldi pubblici e non a fare confluire persone nel nostro territorio visto che si è incapaci di promuovere e valorizzare un festival storico che fino agli anni novanta aveva un'importanza internazionale e faceva confluire a fine agosto migliaia di appassionati da ogni parte d'Italia.

E se ad organizzare il festival è il Comune, che più di un'associazione dovrebbe avere l'obiettivo di creare interesse e opportunità per il paese e la collettività, allora siamo davvero di fronte ad una vera e propria incapacità politica.

Ora sì è raschiato proprio il fondo, non ci si può più permettere che qualcuno si riempia la bocca della parola cultura, sperperando un mare di soldi pubblici, quando c'è gente che non ce la fa a mandare avanti la famiglia, a comprare i libri per i loro figli e a pagare le bollette della spazzatura!!!

Mi viene davvero da piangere quando viene una persona al mio negozio per dirmi: "Ti compri le uova fresche perchè devo comprare i quaderni per i miei figli!!!"

Questo tipo di assistenzialismo senza alcun ritorno né culturale e né economico, dovrebbe essere considerato un reato!

Pensate un po', qualche giorno fa, in men che non si dica, il Comune ha noleggiato il service audio per il festival jazz per un costo di 34 Mila euro, naturalmente con un affidamento diretto ad una ditta preferita dall'amministrazione.

Ma se gli anni scorsi il deserto di pubblico poteva in qualche modo essere giustificato dalla concessione dei finanziamenti in tempi stretti da non riuscire a fare una adeguata promozione, quest'anno questa attenuante non c'è. 

In una intervista televisiva, infatti, il direttore artistico del festival, il prof. Staiano, ha ammesso che "la Regione Calabria ha finanziato il festival jazz già dall'anno scorso, quindi il festival di quest'anno si è potuto organizzare già da Ottobre 2022". 

Ed ecco i risultati. Disastrosi. 

Manifesti stampati a metà agosto, promozione zero, nessuna camera di albergo prenotata se non quella dei gruppi degli artisti. 

E soprattutto come mai fare l'affidamento diretto per il service audio luce solo il 24 di agosto, quando avrebbero avuto tutto il tempo a fare una giusta gara a ribasso? Qui gatta ci cova!!!

E' davvero una vergogna che non può continuare. La Regione Calabria e la Città Metropolitana, che concede così facilmente i finanziamenti, devono saperlo che il festival jazz di Roccella non se lo fila più nessuno e i gruppi suonano senza neanche sentire gli applausi.

E fra qualche giorno aspettiamoci la chicca: tutti i giornali cartacei e online scrivere il comunicato del Comune con il titolone: Grande successo per la 43° edizione del festival jazz!!! Perché oggi molto giornalismo si fa così, o col copia/incolla o per compiacere il politico di turno. 

Anche se un'ipocrisia così marcata e una falsificazione della realtà così clamorosa solo a Roccella esiste!!!

Speriamo che stasera con l'omaggio a Frank Sinatra e il concerto di Sergio Cammariere qualche anima in più ci possa essere.

Come vedete, nonostante il mio scetticismo e i dati di fatto pessimi, vi auguro il meglio. 

4 commenti:

  1. Gentile Editore del Blog "Roccella siamo anche noi"
    Desideriamo esprimere alcune considerazioni in merito all'articolo pubblicato sul suo Blog in riferimento al Festival Jazz di Roccella Ionica.

    Svolgiamo il nostro servizio audio con trasmissione in diretta FM del Festival e, video, con trasmissione in diretta Facebook del Festival in quanto Emittente accreditata ufficialmente.

    Impegniamo attrezzature audio/video con mezzi nostri e, impegniamo personale tecnico e giornalistico con il solo e unico obiettivo di seguire musicalmente un evento musicale che, culturalmente, rientra nel "genere musicale" della nostra Emittente.

    Dispiace sentire critiche sulle "inquadrature" delle nostre telecamere o sul numero delle persone che seguono la diretta Facebook anche perché disponiamo di personale che opera nel pieno spirito di spontanea prestazione hobbistica.
    Non abbiamo né cameramen, né registi che scelgono inquadrature particolari.
    Siamo spontanei e genuini nella nostra opera che, considerata in questo quadro di "servizio", può essere liberamente criticata o apprezzata per quello che fa'.

    Il nostro compito è solo quello di rendere un servizio anche di critica musicale ai nostri utenti, in FM o su Facebook sulla musica jazz.

    Anche Lei sul suo Blog, quando scrive un articolo non può a priori sapere se verrà letto da una o da mille persone.
    Crediamo che, anche se magari il suo riscontro di audience sia di poche persone questo non sia un limite alla sua attività di divulgazione di notizie e commenti.

    Inoltre, ci teniamo a dirlo a lettere maiuscole, NON PERCEPIAMO ALCUN COMPENSO per quello che facciamo al Roccella Jazz.
    Per cui non abbiamo nessuna necessità di tenere "amici" nell'amministrazione comunale.
    Radio Roccella vive e prospera da ben 47 anni anche perché è una vera "radio libera", la radio "fuori dal coro".
    Pensi che il nostro editore responsabile, il giornalista Marcello Lorrai, vive a Milano.

    Ci auguriamo che Lei voglia apprezzare questo nostro rilievo e che ne renda pubblico il contenuto sulla sua pagina

    Grazie per la sua attenzione.

    Il Presidente dell'Associazione Culturale Radio Tele Roccella.

    Sig. Massimo Logozzo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gent.mo Presidente Logozzo,

      La ringrazio per la sua lettera e dispiace anche a me che lei si sia soffermato su tutto meno che sulla mia premessa nel giudicare Radio Roccella come di una emittente "di una professionalità disarmante", e questo lo penso veramente sia per i mezzi tecnici che mettete a disposizione e sia per l'alta preparazione degli speaker radiofonici.

      Tutto vi fa onore, soprattutto il fatto che quello che fate lo svolgete in maniera gratuita, nonostante penso che non sia giusto, perchè la professionalità, l'impegno e la serietà deve essere in qualche modo ripagata.

      Ritengo che sarebbe stato meglio pagare 25 mila euro il service audio luci e dare a voi 9 mila euro che ve li meritate tutti.

      A mio parere la vostra preparazione musicale è superiore a quella dei dj di Radio Montecarlo, la radio ufficiale di Umbria Jazz!

      Ma veniamo alle "inquadrature". Voi siete liberi di inquadrare cosa volete nel corso del concerto, ma ritengo che l'applauso faccia parte del coronamento dell'esibizione degli artisti, quindi parte integrante dell'esibizione.

      Probabilmente, come dice lei, non avete nè cameramen e nè registi, ma la invito a rivedersi la commedia "U femminismu" ripresa dalla vostra emittente lo scorso 11 Agosto e rivedere quante volte avete inquadrato il pubblico, numerosissimo ed entusiasta, e quante volte invece lo avete fatto per i concerti del jazz con anche la sola platea semi deserta

      Qualche tempo fa riferìi questo particolare "delle inquadrature" anche all'emittente televisiva e questa, onestamente, mi rispose che se avesse inquadrato il pubblico gli avrebbe fatto fare magra figura all'organizzazione del festival.

      Voi non volete ammettere che sia per la stessa ragione, siete liberi di non ammetterlo per carità; il problema è e resta comunque il fatto che questo festival, che può essere di alto livello artistico e di qualità quanto si vuole, ma nessuno può negare che non se lo fila più nessuno, da anni ormai!

      Concludo con la diretta dei concerti che voi diffondete attraverso il vostro gruppo facebook e che purtroppo ha pochissime visualizzazioni. Non era affatto una critica rivolta alla vostra emittente per il servizio che fate, tant'è che le inquadrature sul palco e la musica che arriva agli utenti sono impeccabili.

      Il mio dispiacere - perchè di questo si tratta visto che non sono affatto contento che si sperperano migliaia e migliaia di euro senza nessun ritorno culturale ed economico - è il nocciolo di tutto il mio articolo, e cioè che, nonostante quest'anno ci siano stati i tempi per poter fare una dovuta ed opportuna promozione di questo festival per fare in modo che arrivassero appassionati del genere jazz da tutta Italia, questo non è avvenuto e i musicisti, poverini, che si nutrono più degli applausi del pubblico che del cachet, si sono espressi nel quasi deserto di platea e gradinata.

      La ringrazio ancora per il suo intervento e sono sempre aperto ad ogni considerazione. Vi abbraccio e, con stima, vi auguro una buona continuazione del vostro appassionato e meritevole lavoro col festival jazz, nella speranza possa essere premiato anche economicamente.
      Nicola Iervasi.

      Elimina
  2. Fu cosi' che si riunirono intorno alla corte vassalli,valvassini,valvassori e servi della gleba per il conteggio utile al broglio ,al consolidamento del potere , così muoiono la democrazia e la dignità umana per cosa,per il potere,il potere di lasciare il posto alla propria progenie ancora non pronta.....solo un arcangelo commissario forse potrà salvarci da un sistema luciferino così elaborato

    RispondiElimina
  3. Jazz era quando... un certo SERGIO PINCHERA e SISINIO ZITO davano inizio in un cortile della scuola elementare a un FESTIVAL che x anni è stato (ora non più) l'occhiello di tutta la Calabria e non solo... io che ci ho lavorato x 25 anni!!!! PS: C'è sempre stato il PIENONE!!!

    RispondiElimina