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Roccella in vetrina

martedì 5 luglio 2022

PRIMA DI PARLARE PENSA... A PROPOSITO DELL'ACCOGLIENZA DEGLI UCRAINI E DEI PROFUGHI.

Io non capisco da quali fonti, pettegolezzi, malelingue, alcune persone tirino fuori delle conclusioni false, cattive e diffamatorie nei confronti di chi si spende per il prossimo da decenni e lo fa ogni giorno, da quando si alza la mattina fino a che va a dormire a notte fonda.

La risposta l'ha data forte, decisa, senza mezze misure, padre Francesco, prima nel suo profilo facebook e poi ieri sera al termine dei festeggiamenti della Madonna delle Grazie davanti al Santuario ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3105527529711686&set=a.1468280593436396&type=3&comment_id=761985961815373&notif_id=1656864971740419&notif_t=feedback_reaction_generic&ref=notif.). 

Domenica invece aveva citato tutte le aziende, persone, associazioni che si sono spese, gratuitamente e generosamente, durante i 40 giorni di permanenza dei ragazzini ucraini a Roccella Jonica.

Veramente non capisco quali siano i motivi che spingono determinate persone a riferire menzogne senza avere nessuna certezza, anzi quando le certezze sono tutte da un'altra parte.

Davanti alle bugie bisogna reagire con forza, come ha fatto padre Francesco e come dovremo fare tutti, per rispetto verso coloro che  si sono spesi per giorni in cucina e in tutte le faccende organizzative, e lo hanno fatto con semplicità, con spirito di collaborazione, con senso di altruismo e amore verso gli altri, tralasciando la propria famiglia, qualcuno anche con qualche acciacco, anzi coinvolgendo tutti i componenti della famiglia stessa. 

Bisogna reagire perchè ci sono decine e decine di ditte, negozi e persone che hanno messo le mani in tasca, anziani che vivono con la pensione che hanno voluto dare il loro contributo, e negozi che hanno dato prodotti alimentari.

Ed è cosi che si è arrivati a 3000 euro, anzi no, anche a sei mila e nove mila euro!!!

E poi sulla polemica dei migranti che arrivano quotidianamente al nostro Porto, sul fatto "perchè gli ucraini si e i profughi no...".

Forse qualcuno si è perso che Padre Francesco in decine di sbarchi è sempre presente a dare il suo supporto e conforto a uomini, donne e bambini che arrivano a Roccella, ha aperto le porte della casa parrocchiale "Cappelleri" per accogliere i ragazzi minorenni che hanno dovuto fare la quarantena nel nostro paese. 

Ma c'è qualcuno che veramente ci crede che padre Francesco possa fare delle distinzioni? Ma voi pensate che se veramente si potesse, non si farebbe una catena di solidarietà anche per i nostri fratelli migranti che arrivano al Porto? 

Andate al Porto e guardate quante pattuglie delle Forze dell'Ordine fanno da custodia per le operazioni di identificazione e primo soccorso. Ma li conosciamo i protocolli che bisogna rispettare sugli sbarchi? Ma lo sappiamo che le persone che arrivano al Porto di Roccella stanno qui solo il tempo dell'identificazione (24/36 ore)? 

Sono paragoni che non stanno ne in cielo e ne in terra!!!

I migranti che arrivano al Porto, hanno l' amorevole accoglienza dei volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile, le uniche associazioni che sono autorizzate a prendersi cura dei migranti degli sbarchi. 

Certo che si potrebbe fare di più per un'accoglienza dignitosa, innanzitutto accoglierli in una struttura e non sotto la pineta e una tenda, dargli una migliore assistenza sanitaria, una struttura  dove, nel rispetto delle leggi, possano entrare associazioni e prendersi cura delle donne e regalare un sorriso ai bambini.

Spero che chi si è pronunciato con affermazioni diffamatorie, si ravveda e chieda scusa, e, a Settembre, con l'arrivo del nuovo gruppo di ragazzi ucraini, possa anche lui dare una mano, perchè non è mai troppo tardi per convertirsi, non è mai tardi per unirsi e dare forza alla solidarietà.


7 commenti:

  1. Perdonami, non credo sia una questione dove centri questo o quello. Il problema semmai è la nostra cultura e purtroppo forse anche dei nostri occhi. E' fuori dubbio che la solidarietà acquisita dal popolo ucraino in questi 140 giorni di guerra supera di gran lunga quella dei poveri migranti, quindi non c'è da meravigliarsi perché così facendo si cascherebbe dritto dritto nell'ipocrisia. Persino Crozza prende in giro i nostri politici, Salvini in primis, quando riferendosi agli ucraini parla di profughi veri e biondi. Gli altri sono brutti, scuri, sporchi e quindi sono ultimi. La stessa Roccella non si è differenziata rispetto ad altri luoghi e quindi per un motivo o per l'altro è stata più solidale verso il popolo ucraino che verso l'iracheno o il siriano di turno. Siamo fatti così e siamo fatti male. Il nostro paese è talmente solidale con il popolo ucraino che si sente quasi responsabile della guerra in atto, eppure di guerre nel mondo ce ne sono tantissime, tutte brutte, violente e distruttive, ma quella in Ucraina non so per quale motivo o meglio lo so e me ne vergogno, ci sensibilizza di più. Abbiamo usato due pesi e due misure, non arrampichiamoci sui muri se siamo fatti così. Come disse Gesù ad uno scribo del tempio meravigliato del comportamento di Maddalena, quando sono venuto a casa tua non hai versato acqua per me, non mi hai lavato i piedi, lei l'ha fatto con le sue lacrime. Ebbene, io non ho visto feste per i siriani o per gli iracheni al centro della piazza San Vittorio e qui mi fermo! RH

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    1. Purtroppo in questo discorso non ti seguo... Mi dispiace dirtelo ma ti fermi all'apparenza. Quello che ho voluto far capire con il mio articolo è che l'accoglienza del popolo ucraino e l'accoglienza dei migranti seguono due canali diversi e la solidarietà del popolo di Roccella non centra nulla, perchè sono convinto che se ci fosse la possibilità i roccellesi sarebbero generosi con i migranti allo stesso modo di come lo sono stati con i ragazzi ucraini. I protocolli di legge dell'accoglienza li fanno i Governi non li fanno le associazioni di volontariato. E' stato molto bello lo spettacolo degli artisti di strada per i bambini migranti, ma gli artisti erano già al Porto per una manifestazione già organizzata e sicuramente per poterlo fare hanno dovuto avere delle autorizzazioni. La festa in piazza per i siriani, purtroppo, non è questione di volere ma è questione di non potere... considerata anche la difficile e anomala situazione in cui sono accolti i migranti al porto delle Grazie, in una situazione quassi di caos!!! Riporto qui di seguito il Commento di Santo Ursino, ex vice presidente della Protezione Civile di Roccella Jonica, condiviso su facebook sotto il link di quest'articolo: padre Francesco ha dato anche la Chiesa della Madonna delle Grazie per i migranti. Ad ogni sbarco che c'era bisogno quando lo chiamavamo lui ci portava di tutto al centro, cosi come anche Don Giuseppe. Le persone che fanno pettegolezzi non sanno cosa significa amore per gli altri... fate volontariato, fatelo con il cuore e vedrete come vi sentirete meglio.

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  2. Semplicemente perché i siriani gli iracheni e altri che sbarcano restano a Roccella per il tempo della loro identificazione e poi li portano negli Sprar secondo la legge vigente. Padre Francesco, da missionario in Africa per 15 anni dove ha vissuto tre drammatiche guerre servendo i poveri in un ospedale, ha accolto 45 minori africani per un mese intero nella sede parrocchiale della Caritas lo scorso mese di novembre, con la stessa dignità degli ucraini che invece sono fuggiti dai bombardamenti e dal terrore di notti insonni. Padre Francesco ha messo per un anno la sua casa canonica a disposizione di tre giovani nigeriani per un anno intero, finché non hanno trovato un lavoro e una casa e uno di loro si è pure sposato con una roccellese. Il problema è l'indifferenza di chi per giustificare la propria indolenza e il proprio egoismo si accomoda sulla comoda e pretestuosa poltrona della critica. Facessimo tutti un centesimo di quello che fa lui per il prossimo, Roccella non sarebbe il facile e borghese salotto dei fannulloni che seduti in piazza hanno sempre da dire su tutto e su tutti e non fanno mai niente per gli altri.

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    1. Concordo in pieno il tuo pensiero e che le persone vedono e sentono solo quello che vogliono sentire

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  3. Lungi da me mettere in dubbio la generosità di padre Carlino o del singolo cittadino, non intendevo dare colpe al padre per aver partecipato alla festa di accoglienza per il popolo ucraino, ci mancherebbe e non mi permetterei mai per il rispetto verso la persona in primis e verso la divisa che indossa. Non avete capito male voi ma probabilmente mi sono spiegato male io. E' il nostro atteggiamento che è diverso tra il profugo ucraino ed il migrante afgano. Non facciamo finta di non vederlo perché come ho già scritto si finisce per cadere nell'ipocrisia. Anche in quel di Roccella è stato detto, non faccio nomi ma lo posso affermare, che i profughi ucraini sono "diversi" da quelli del porto, già definirli quelli del porto lascia intendere il pensiero, ma quello che importa è che stato detto. E le attenzioni che hanno ricevuto i profughi ucraini, che siano partiti dal Governo o dall'Associazione locale sono cento volte maggiori rispetto ai migranti che arrivano col barcone. E' vero, per i migranti esiste un protocollo diverso che rende difficile la solidarietà del singolo. Però al tempo stesso sono realmente stanco di sentire parlare costantemente di energia, di grano o di guerra. Vi assicuro che in Germania e Francia per citare due grandi paesi europei, non si parla quasi per niente di Ucraina eppure hanno gli stessi problemi che affliggono noi. Con 4 tv nazionali che periodicamente strumentalizzano una guerra che come tante altre che ci sono al mondo sono brutte, luride e violente ma che al tempo stesso ci riguarda poco, abbiamo dimenticato il flusso continuo di migranti che approdano sulla nostra costa a causa di altre guerre che ci hanno visto con le spalle girate davanti a TV che no ne parlavano oppure al massimo ci raccontavano di bombe intelligenti. Spero di aver reso l'idea e se credete che io abbia offeso qualcuno oppure abbia offeso Padre Carlino, mi scuso con Lui e con Voi ma non era la mia reale intenzione. RH

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    1. Io non sono d'accordo e ti spiego il perché è vero c'è una chiara distinzione tra i 2 profughi di guerra 1 e che l'italia, l'italiano a gli ucraini li ha invitati a rifugiarsi nel nostro paese tanto è vero che prima che partono da lì hanno o meglio sanno già dove vengono ospitati tanto e vero che quando entrano in Italia non vengono controllati o sorvegliati.
      Gli altri poveri disgraziati quando arrivano sulle nostre coste lo fanno furtivamente, passatemi il termine, tanto è vero che sono sorvegliati a vista dai militari e a nessuno di noi cittadini è permesso di avvicinarsi a loro tranne chi di competenza ci è stato proibito di mandargli aiuti a meno che non fossero nuove di pacco e sempre dandoli alla croce rossa.
      Con questo ti voglio dire che se ce lo avrebbero permesso i roccellesi si sarebbero mossi anche per loro.

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    2. Ci sarebbe da discutere molto sui profughi ucraini. Iniziando a chiedersi chi sono realmente i profughi ucraini che giungono nel nostro paese; e poi perché l'Italia ha più del doppio rispetto alla Francia. Ai tempi di Chernobyl si scoprì poi che i bambini inviati in vacanza nel nostro paese erano quelli più benestanti e meno bisognosi di cure. Distinguere il vero dal falso, il buono dal cattivo in un paese oramai schierato che fa solo propaganda filo-americana è realmente difficile. Lasciamo perdere che è meglio va. RH

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