Forse questa pandemia ci farà (ri)scoprire il vero spirito natalizio?
A Vecchiano sembra proprio di sì. Saranno i cittadini ad accendere la magia del Natale.
Davvero una bella iniziativa quella dell’amministrazione comunale di Vecchiano, paese di poco più di 12.000 abitanti in provincia di Pisa.
I soldi destinati alle luminarie che avrebbero dovuto illuminare il paese durante il periodo delle festività natalizie sono stati destinati ad un fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà a causa della seconda ondata della pandemia del Covid-19.
C’è chi ha perso lavoro, chi lo ha visto ridotto, chi è in difficoltà con la propria attività a causa delle misure stabilite dall’ultimo dcpm.
Anche durante la prima ondata di marzo-aprile erano stati erogati dei buoni spesa con l’aiuto dei fondi del Governo e una fondazione locale, di cui avevano beneficiato circa 300 famiglie.
A consegnare i nuovi regali (buoni spesa e regali per i bambini) saranno i volontari con tanto di cappello di Babbo Natale.
Altro aspetto positivo dell’iniziativa è quello che prevede che gli stessi buoni siano spesi nell’ambito delle attività commerciali dello stesso paese. In questo modo a beneficiarne sarann i negozianti del luogo.
Tuttavia, il comune del pisano non dovrà rinunciare alla magia delle luci e degli addobbi natalizi. Saranno proprio i cittadini infatti ad accendere il Natale nel paese.
L’invito infatti è quello di mettere una luce nel proprio balcone, nel proprio giardino o nella propria attività affinchè sia “un Natale di tutti per tutti”:
“Ognuno di noi può illuminare la propria casa, il proprio negozio, il giardino, il terrazzo, un albero…creando una continuità di luci colorate che potrà scaldare l’atmosfera di questi giorni complicati per tutti. Se ognuno di noi collaborerà a questa installazione diffusa di luci colorate, il Natale prenderà forma, diversa da quella a cui siamo abituati, ma avrà un valore molto più importante, perché sarà come tornare ad abbracciarci e a stringerci la mano per sostenerci tutti insieme e per andare incontro alla luce di un nuovo giorno”.
Non desidero giudicare l'amministrazione comunale in merito alla scelta delle luminarie natalizie. Ci sta di rallegrare il Comune con le luci di Natale ma forse in questo caso, come critica lo stesso articolo, sarebbe stato meglio rinunciare al calore delle luci per aiutare le famiglie in difficoltà e si sarebbe fatto qualcosa di diverso e forse di più comunitario. Credo sia solo una questione di sensibilità ma ripeto, non condanno l'operato dell'Amministrazione in tema luminarie. Per gli aiuti alle famiglie spero che gli Enti preposti facciano qualcosa, primo tra tutti il banco alimentare in collaborazione con la Caritas. Ricordo solo che quest'anno, causa covid, è cambiato il modo di donare, non c'è stato il giorno della classica colletta alimentare ma al suo posto esiste, ancora oggi, la possibilità di acquistare e devolvere appositi buoni. Sono certo che, se ognuno di noi, nel cuore della propria anima ed in base alle proprie disponibilità finanziarie, partecipa al banco alimentare, molte famiglie in difficoltà potranno beneficiare di un aiuto diretto per il proprio sostentamento.
RispondiEliminaSaluti RH