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Roccella in vetrina

mercoledì 1 luglio 2020

LE PAROLE STANNO A MILLE MA I FATTI STANNO A ZERO

L'altra sera guardavo un film ma, durante la pubblicità, ho ascoltato un po' dell'intervista al sindaco di Roccella  proposta in diretta facebook. 

Non sono solito intervenire nei discorsi del sovrano, ma questa volta non posso fare a meno perchè ha detto delle cose indicibili, assurde, che non stanno né in cielo e né in terra, il tutto per la stramaledetta voglia di continuare a sentirsi la prima donna della Calabria, dell'Italia e del mondo, situazione che ci sta portando a rimanere isolati (e non considerati se non come persone egocentriche) da tutti gli altri paesi del Comprensorio.

Già questo continuo sentirsi i primi della classe... 
E poi?
Si fa un servizio su Rai3 senza citare il Castello dei Carafa: spesi 22 milioni di euro (per avere un castello con l'intonaco come casa mia)  senza minimamente citarlo come motivo attrattivo del paese durante il servizio di Buongiorno Calabria di venerdi scorso.  

Ripeto: ho sentito l'intervista a sprazzi, e menomale, perchè altrimenti, per le falsità da smentire, avrei dovuto scrivere un poema. 

Ha detto: "Roccella è stato il primo paese a fare il bando per i buoni spesa!" ; ma, dico io non si vergogna a dire queste menzogne? Cosa dovrebbe dire allora il Comune di Varapodio che ha fatto il bando e ha consegnato i buoni spesa ai suoi cittadini ancora prima del Decreto del Presidente del Consiglio del 25 marzo, e lo ha fatto autotassandosi, sindaco e assessori, e con soldi del bilancio comunale?

Ma perchè vantarsi sullo stato di bisogno di tante famiglie, dopo aver fatto fare passerella a consiglieri ed assessori, e ad aver fatto la figuraccia di essere stato l'unico sindaco a contraddire le parole del magistrato Nicola Gratteri che, alla vigilia dell'assegnazione dei buoni spesa, aveva proposto un controllo delle domande presentate e la collaborazione con la minoranza per non creare clientelismi.

E andiamo avanti... 
Vantarsi per aver avuto il pieno di persone nei giorni di Sabato e Domenica scorsi è davvero da arroganti. Sappiamo tutti che l'aumento dei bagnanti in questo fine settimana è dovuto dalle presenza delle famiglie della  Piana che solitamente andavano sulla tirrenica e la chiusura della zona di Palmi per i casi di Corona virus li ha "dirottati" sulla jonica; ed infatti l'aumento dei bagnanti è stato registrato a Roccella come a Caulonia, a Marina di Gioiosa come a Siderno per via della uscite della bretella della 106; gioire per le disgrazie altrui (chiusura degli ingressi su Palmi) è proprio da villani!!!


Ed infine, almeno per lo stralcio di comizio che ho sentito, la chicca: "a Roccella non si trova più una casa da affittare... Addirittura sono state affittate le case al Bosco Catalano!"
Ma come si possono promuovere case in affitto nella zona che loro hanno lasciato diventare depressa a causa del perdurare dell'annoso problema che mai hanno voluto risolvere dell'acqua non potabile con l'arsenico? 

Siamo davvero alla follia, visto che non è affatto vero che le case a Roccella sono tutte affittate, anzi non c'è porta di negozio dove non ci sono annunci di case in fitto o sui social promuovere case vacanze completamente libere!!! Ma in che mondo vive questo sindaco???

È l’uomo umile che fa le grandi cose, è l’uomo umile che fa le cose audaci (Gilbert Keith Chesterton).

C'è un momento nell'intervista in cui un ragazzo chiede dei rapporti con l'opposizione in questo periodo di emergenza: la risposta del sindaco è tipica di chi dice solo quello che è suo interesse dire, alterando la verità e la realtà. Già perchè la risposta è la spaccatura dell'opposizione che non centra niente con il lockdown, mentre non dice nulla delle diverse missive che il Circolo PD di Roccella gli ha inviato chiedendo di collaborare con una serie di proposte vere e concrete, e che lui ha lasciato lettera morta.

Chiudo con due particolari del progetto Roccella sicura: si perchè le chiacchiere stanno a mille e i fatti a zero. 
27 pagine di buoni propositi diramati in pompa magna nei social e nei giornali per sottolineare spiagge, luoghi ed infrastrutture sicure...
Ma nei fatti??? 
Non sono capaci di mettere in sicurezza i lavoratori del comune stesso, soprattutto quelli a contatto con il pubblico;
non sono all'altezza di fare una sola sanificazione dei luoghi pubblici;
non sono capaci di fare un solo controllo per i diversi assembramenti che si verificano ogni sera in via Marina. 

Un caso particolare e vergognoso è la riapertura del parco giochi di via Marina senza aver effettuato nessuna opera di sanificazione, senza aver affisso (come da protocollo dell'ordinanza della Regione Calabria) i cartelli con tutte le indicazioni anti covid; neanche un minimo di pulizia, con alcune giostrine rotte e soprattutte luride dalla sporcizia.

... Per fortuna la pubblicità è finita e ricomincio a guardarmi il film!!!


Le fotografie riguardano la riapertura del parco giochi in Via Marina senza il rispetto del protocollo previsto dall'ordinanza regionale anti covid del 16 maggio scorso.

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