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Roccella in vetrina

domenica 27 ottobre 2019

500 MILA EURO PER IL JAZZ? MA ANCHE NO!!!



E' stato diffuso qualche giorno fa un comunicato stampa della stesura, da parte dell'amministrazione comunale di Roccella Jonica, di una proposta di legge indirizzata al finanziamento del festival jazz con una richiesta di contributo governativo di 500 mila euro. Questa proposta è stata portata in Consiglio Comunale ed è stata approvata all'unanimità, anche dai consiglieri di opposizione (erano presenti  soltanto due consiglieri di "Roccella Futura" ).

Apparentemente sembra una proposta da sostenere perchè far arrivare 500 mila euro per una manifestazione potrebbe rappresentare opportunità di lavoro e sviluppo per il nostro territorio; ma le cose, purtroppo, non stanno esattamente cosi, e vi spiegherò il perchè iniziandovi col dire che affidare 500 mila euro nelle mani di chi si è dissennato prima miliardi di lire e poi milioni di euro lasciando sul campo infiniti debiti insoluti, significherebbe affidare a un ladro i nostri risparmi.

Vi spiego il mio pensiero attraverso dei fatti reali, poi ritenetevi liberi di pensarla come volete, o credere a chi volete, l'importante è che teniate a mente le diverse verità che si sono avvicendate sul festival jazz soprattutto in questi ultimi dieci anni.

Dal 2016 in avanti il Festival Jazz è gestito direttamente dal Comune di Roccella Jonica; prima invece era gestito dall'Associazione culturale jonica, associazione oggi in liquidazione dopo la morte del suo presidente e legale rappresentante. 

L'associazione culturale jonica ha lasciato sul campo milioni di euro di debiti; non ha pagato maestranze che hanno prestato lavoro nelle giornate del jazz, le prestazioni artistiche di diversi gruppi musicali, e poi pernottamenti e pasti negli alberghi, agenzie di viaggio, e chi più ne ha più ne metta. 

Oggi  sono in tanti, troppi, i musicisti, le ditte, gli operatori turistici, i collaboratori di palco  che vantano crediti, molti dei quali hanno aperto dei contenziosi; fatto sta che, se prima del 2010 il Festival Jazz rappresentava una manifestazione che dava lustro al nostro paese ed allungava  la stagione con l'arrivo di molti passionari del genere da tutta Italia e non solo, dal 2011 in avanti è diventato il festival che non paga, il festival pieno  di debiti, il festival dell'approssimazione, il festival dai concerti deserti di pubblico. 

Negli ultimi anni, purtroppo, nonostante la stampa ha continuato a riportare dei comunicati assolutamente inattendibili scritti e trasmessi dal Comune, il festival jazz per l'80% dei suoi concerti non conta, in platea, neanche 100 persone a serata!!! 

Ma se fossimo di fronte ad un festival valido non pensate che almeno qualche sponsor importante si sarebbe fatto avanti a sostenere questa manifestazione???

Invece si tratta di una autentica vergogna nazionale visto che vengono sperperati centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici senza nessun ritorno né economico né culturale, vista la non capacità di attrarre più un dignitoso pubblico. 

Qualcuno si potrebbe chiedere, ma oggi il festival jazz organizzato dal Comune non  è garanzia di gestione indirizzata al bene collettivo??? 

Purtroppo anche in questo caso non è cosi!!!

Chi gestisce oggi il festival jazz è, togli il sen. Zito, lo stesso gruppo di persone che hanno gestito l'associazione culturale jonica soffocata dai debiti e che ha offuscato, in questi ultimi anni, il nome di Roccella in tutto il panorama jazzistico italiano e mondiale.
E' datata gennaio 2018 la lettera inviata al Governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, dall'associazione musicisti italiani di jazz dove viene denunciato il mancato pagamento dei compensi per decine e decine di artisti per le loro esibizioni nel corso degli anni al Roccella Jazz.  

Tra questi ci sarebbero anche l’ex direttore artistico Paolo Damiani, Enrico Rava e Massimo Donà. Attraverso la missiva si chiede, inoltre, alla Regione di riavviare un processo di riavvicinamento della collettività jazzistica italiana col festival di Roccella, rapporto che in questi anni è stato fortemente incrinato dalla totale impossibilità per i musicisti non solo di ricevere i compensi dovuti ma anche delle spiegazioni per tale mancanza. 

Ecco chi sono le persone che oggi gestiscono il festival jazz.

Sono  coloro che hanno combinato i disastri debitori negli ultimi anni con l'associazione culturale jonica, e che si sono completamente lavati le mani nei confronti delle persone che hanno lavorato, offerto i servizi o sono partiti dall'altro capo dell'Italia o del mondo per venire a suonare a Roccella senza essere riconosciuti nel loro cachet. 

Una vera e propria truffa!!!

Ecco come si comportano questi signori oggi.

La proposta di legge che vogliono affidare nelle mani dei parlamentari calabresi per portarla "a Roma", arriva alla scadenza del finanziamento di 200 mila euro all'anno  concesso dalla Regione Calabria nell'ultimo triennio, contributo che, però, per chi non lo sapesse, deve essere elargito al Comune solo a rendicontazione effettuata ed approvata dall'Ente Regione.

Ma prima di rendicontare, e prima quindi di essere liquidato, il nostro Comune anticipa con i soldi del bilancio comunale (ossia i soldi dei cittadini!) lasciando le casse comunali completamente vuote. 

Il Comune quindi liquida a Settembre tutte le spese per il festival jazz organizzato ad Agosto, ma siamo sicuri che tutte le uscite rientrano poi nelle casse comunali?

Ricordo che il primo anno (2016) dei 195 mila euro  che doveva concedere la Regione, ne sono stati concessi, invece, circa 50 mila, a causa di alcuni errori  nella rendicontazione; per questo gap è stata aperta una controversia giudiziaria. Ma intanto il denaro si è volatilizzato dalle casse comunali ossia dalle tasche dei cittadini di Roccella Jonica.

Siamo di fronte a degli incapaci,  persone che hanno fatto sprofondare il glorioso festival jazz degli anni '80 e '90 nel baratro dei debiti e della cattiva fama,  persone  che sanno fare solo comunicati stampa lontani mille miglia dalla realtà, che dedicano tutto il tempo, che dovrebbero invece impiegare per amministrare i bisogni primari del paese, per  imbonire - con parole osannanti che rappresentano soltanto il passato -  richieste di legge a favore di un festival jazz irriconoscibile, anonimo, cercando di prendere in giro i politici di turno, recapitando loro fotografie dell'unico concerto che ha visto gli spalti gremiti al teatro al Castello, ossia quello dell'artista Noah.

Ricapitolando: dareste voi 500 mila euro nelle mani di persone che hanno portato al fallimento l'associazione culturale jonica, lasciando senza pagamenti una marea di persone, ed ora stanno gestendo con lo stesso metodo attraverso i soldi del Comune di Roccella Jonica che anticipa lasciando le casse comunali senza liquidità nella speranza che la Regione Calabria restituisca parte di quanto speso solo dopo un dubbio resoconto a rischio di non essere convalidato?  

Chi ha il coraggio di sostenere questa proposta di legge deve sapere che anche in questo caso il denaro verrà liquidato, forse, a resoconti trasmessi, e se anche in questo caso come per tanti e tanti precedenti, i resoconti non verranno approvati, a rimetterci e a fallire sarà il Comune di Roccella Jonica, dopo che i cittadini si sono svenati con il pagamento dei tributi. 

L'assistenzialismo è uno dei fattori che oggi causa debito pubblico, ma spesso è molto utile quando rappresenta un investimento capace di creare un indotto in economia, in nuove opportunità e nella crescita culturale.

Fatevi un esame di coscienza e dite: Il Festival jazz di Roccella crea queste tre occasioni di sviluppo???

Io penso di no, ed è per questo, forse, che le rendicontazioni non possono essere attendibili e approvati dagli Enti finanziatori, situazione che ha portato prima al fallimento dell'Associazione culturale jonica, ed ora?

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