Ieri in una chiesa Matrice gremita, in presenza delle Forze dell'Ordine e Autorità, si è tenuta la Santa Messa, celebrata da Padre Francesco Carlino, in ricordo del Vice Ispettore della Polizia di Stato, Giuseppe Marco Leronni, che ci ha lasciato un anno fa, a soli 45 anni, a causa di una malattia incurabile.
La famiglia, unita in un silenzioso raccoglimento, molto composta, ha ricevuto l'abbraccio di quanti hanno voluto bene al caro Giuseppe che ha lasciato una traccia indelebile nell'educazione e nella crescita di due gioielli di figli, Erika e Marco, nell'amore e nel rispetto della cara moglie, signora Raffaella, ma anche nei cuori dei tanti colleghi che hanno avuto il piacere di lavorare con lui nell'opera scrupolosa di Servitore dello Stato.
La funzione religiosa ha vissuto un momento di forte commozione quando la semplicità e la dolcezza del piccolo Marco Leronni, 11 anni, con voce ferma e decisa, ha voluto dedicare al suo caro papà un messaggio profondo, anche a nome della sorellina e della sua mamma, che ha tagliato il cuore e bagnato gli occhi a tutti i presenti.
Vogliamo riportarlo qui di seguito perchè rimanga a memoria di un papà dalla generosità infinita, e di un figlio dalla straordinaria sensibilità che, nonostante la sua tenera età, sta vivendo con dignità il dolore di un'assenza cosi grande, facendo tesoro di tutti gli esempi e gli insegnamenti che il papà gli ha trasmesso e che rimarranno dentro il suo cuore e nella sua vita per sempre.
PAPA' oggi sono 365 giorni che non ci sei più,
un intero anno... Ancora non ci credo!
Mi sembra ieri quando mi hai abbracciato forte in ospedale e nello stesso tempo mi sembra che è passato cosi tanto...
All'inizio ho pensato che saresti tornato presto, ma purtroppo ho capito alla fine che non è cosi... Ma io ho continuato a guardare sempre quella porta pensando che tu, mio guerriero, tornassi a casa gioioso avendo sconfitto quell'orribile malattia...CI SPERAVO e CI SPERO ANCORA!
I tuoi ultimi periodi sono stati molto ardui... Non riuscendo a muoverti stavi nel letto a stringere i denti sperando che un giorno saresti uscito vittorioso come sempre...
Mi manchi tanto, vorrei abbracciarti ancora forte forte e darti tantissimi baci facendoti stare bene, felice e sereno...
Non parlo solo per me, ma sono anche parole di Erika.
Io guardavo e guardo ancora oggi con lo sguardo che avevi tu da poliziotto le due tue principesse che mi hai lasciato in casa...
Ho accolto il dolore della tua assenza perchè sono convinto che non ci hai lasciato e che non ci lascerai mai, che vivrai e continuerai a vivere accanto a noi, vicino a tutti noi, mi guidi dall'alto, anzi ci guidi dall'Alto e, quando non so cosa fare, guardo dritto al cielo e so che ci sei tu che mi guardi e mi aiuti.
Sei stato e sarai sempre il mio esempio di vita e la guida perfetta ed io, promesso, continuerò nel tuo percorso... partirò da dove tu, purtroppo, per la tua malattia, ti sei fermato... Tu guidami sempre... Ti chiedo dacci la forza di superare i momenti di tanta tristezza.
Farò stare bene mamma ed Erika... le coccolerò e le proteggerò come facevi tu... Per ora che sono piccino ti posso solo dire che TI PORTO NEL CUORE ED OCCUPI UN POSTO SPECIALE... TU CONTINUA A GUARDARMI CON IL TUO SGUARDO PIENO D'AMORE...
TI VOGLIO UN MONDO DI BENE PAPA'
Il tuo piccolo grande leone
MARCO LERONNI
TI AMIAMO DA MORIRE
ANZI FIRMATO.... Marcolino e la tua splendida famiglia.
Grazie Sig. Iervasi non potevate farmi regalo più bello.
RispondiEliminaNon ho parole, lacrime di commozione e insieme gioia per questa meraviglia di ragazzino.
RispondiEliminaSono la sorella di Giuseppe. Ieri non ho potuto essere presente alla funzione, pur essendo lì con il cuore è con la testa. Vi ringrazio infinitamente per aver dedicato questo bellissimo articolo alla mia splendida famiglia.
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