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Roccella in vetrina

sabato 23 marzo 2019

LA CONSIGLIERE RIITANO SI OPPONE, MA LA MAGGIORANZA APPROVA L'ENNESIMA STANGATA SUI TRIBUTI COMUNALI

Il Consiglio Comunale di ieri aveva come punti all'ordine del giorno la discussione del piano finanziario e delle tariffe della Tassa Rifiuti e le aliquote della TASI (Tassa servizi indivisibili), ma, doverosamente, si è aperto con una ferma e unanime condanna del vile gesto compiuto mercoledi sera all'interno dell'isola ecologica allorquando sono stati incendiati due mezzi comunali  adoperati per la raccolta differenziata nel paese. 

Un chiaro, barbaro e deprecabile segnale contro il Comune da parte di un qualcuno a cui va dato al più presto un nome, una spiegazione e una condanna; perchè non è assolutamente possibile che ai già tanti problemi che affliggono la nostra Comunità si debbano aggiungere anche queste vigliaccate che procurano danni materiali e all'immagine di una Terra già fin troppo bistrattata. 

La condanna in Consiglio Comunale al gesto criminale, e a tutto questo susseguirsi di "fattacci" accaduti in paese in questi ultimi tre mesi, è stata unanime da parte di maggioranza e opposizione; l'unica nota stonata è giunta da parte di un membro della maggioranza allorquando si è impelagato a riferire che questi atti criminali potrebbero essere la conseguenza di un clima di astio che si è creato nella nostra Comunità. 

Se per clima di astio si vuole intendere la discussione e i pareri diversi in merito alle tematiche politiche del paese, si tratta di una provocazione grave e intendo rispondere con la mia avversione verso questa affermazione insensata, di chi forse crede di avere la ragione assoluta a prescindere, e si infastidisce se qualcuno non la pensa come lui portando dati di fatto alla mano, e dimenticandosi dell'articolo 1 della Costituzione Italiana: "L'Italia è una Repubblica democratica..."

Il Consiglio ha poi affrontato l'ordine del giorno, e, sulla questione della forte pressione tributaria causata dalla IUC e particolarmente dalla Tassa Rifiuti, riportiamo il parere dalla Consiglera Vanessa Riitano che si è opposta fermamente all'approvazione della nuova stangata dei tributi sui cittadini.


Sento l’eco di questi 5 anni di appelli, inviti, sollecitazioni e proposte, purtroppo devo dire,  rimaste inascoltate, soprattutto rispetto alla necessità, secondo me fondamentale, di alleviare in un modo o nell’altro il disagio di molti nostri cittadini nel pagamento della TARI.
È sempre stata portata, come giustificazione della tariffa, il fatto che le norme in materia  prevedano che il totale pagamento della gestione dei rifiuti debba essere interamente a carico dei cittadini, ma questo, secondo me, non può bastare e dunque mi chiedo perché da parte vostra non ci sia stato un vero e forte impegno nell’abbassare i costi del piano finanziario, che è rimasto da anni sempre intorno al milione di euro.

Ma se è vero che la gestione dei rifiuti è tutta a carico del Comune, è vero anche che lo Stato contribuisce attraverso i contratti degli ex lpu (lavoratori non a carico del bilancio/piano finanziario), oltre che vi è sempre stata l’opportunità della vendita dei materiali, secondo me mai veramente decollata, che unisce ad un adeguato smaltimento per il riciclo delle frazioni differenziabili anche la positiva contropartita di un ritorno economico per il Comune.

Nel merito ritengo ingiustificata una spesa di quasi 300 mila euro per il costo del personale e ritengo che a fronte di 1 milione e 49 mila euro di costi totali, gli introiti della vendita dei materiali, soltanto di 100 mila euro, siano davvero irrisori.

La mancata diminuzione dei costi del piano non ha consentito una diminuzione delle tariffe, causando la forte sofferenza dei cittadini e delle attività commerciali, con un conseguente  aumento del numero di cartelle TARI non pagate e riproposte sotto forma di avvisi di accertamento recapitati ai cittadini morosi a dicembre di ogni anno.

E, purtroppo, al cospetto di un piano finanziario dalle tariffe sempre sostenute, in tutti questi anni non è stato sempre garantito un servizio parimenti efficiente. 

I cittadini che erano partiti con grande volontà nel differenziare, collaborando e facendo arrivare a sfiorare l’80% dei rifiuti differenziati, oggi, tra le tariffe a mio avviso disincentivanti e la mancanza di ulteriori stimoli e iniziative di sensibilizzazione, i cittadini hanno perso il loro slancio di entusiasmo, facendo crollare quella buona percentuale.

I cittadini, purtroppo, differenziano sempre meno e per frenare la grossa mole di sacchi neri dell’indifferenziata conferiti il lunedì notte, si è infatti dovuti ricorrere alla raccolta nei sacchi trasparenti per il controllo dei rifiuti.

Ma non possono essere solo queste le iniziative per far riaffezionare i cittadini alla corretta separazione dei rifiuti in casa.
Un paese che si dichiara virtuoso nel ciclo dei rifiuti deve adottare a regime la strategia delle tre R: riduzione, recupero e riciclo di quanto più materiale possibile, adottando iniziative pratiche a favore dei cittadini, affinché davvero chi più differenzia più abbia dei vantaggi.


Il piano finanziario della TARi 2019.


Io spero davvero in un cambio di direzione, fatto di azioni mirate alla sensibilizzazione del corretto smaltimento dei rifiuti, per riportare le percentuali di differenziazione a quelle iniziali e perché no, oltre.


Ma spero soprattutto che chiunque andrà al governo del paese a maggio, si impegni in ogni modo possibile ad alleviare il peso di questo tributo a Roccella, consentendone a tutti i cittadini il giusto pagamento, con grande beneficio per l’ambiente e per le casse comunali.

1 commento:

  1. Grazie alla Consigliera Vanessa Riitano per l'analisi documentata e competente che porta ad una riflessione.
    Se l'aumento dei costi corrisponde ad un peggioramento dei servizi, è evidente che le cose non girano per il verso giusto ed andranno individuate e realizzate le contromisure che devono formare oggetto del programma con cui le varie forze politiche si presentano alle prossime elezioni.
    Contromisure serie e meditate e non vuota propaganda elettorale. Carlo Maria Muscolo

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