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Roccella in vetrina

sabato 21 aprile 2018

UN BILANCIO DI PREVISIONE SENZA ANIMA E CUORE

Ieri pomeriggio si è tenuto il Consiglio Comunale dove si è discusso il bilancio di previsione del prossimo esercizio finanziario dell'Ente, con annesso il dup (documento unico di programmazione) del triennio 2018/2020.
 
Riportiamo, a seguire, l'intervento della consigliera Vanessa Riitano, capogruppo di "Roccella Bene Comune", che ha ripercorso e spiegato le annose criticità di una gestione amministrativa che ha spento la sua forza propulsiva e sta vivendo il periodo peggiore degli ultimi 15 anni con un paese lasciato allo sbando nella sporcizia più assoluta e in balìa della più alta tassazione fiscale di tutti i tempi.
 
 

Siamo qui a discutere un bilancio di previsione che ricalca quasi fedelmente quello degli anni precedenti, un bilancio che esalta il lavoro dei tecnici che hanno fatto di tutto per trovare la quadra e l’approvazione del revisore dei conti, ma che non dà una direzione incisiva verso nuove opportunità di sviluppo e crescita del paese, perché è basato quasi esclusivamente su entrate da tributi, nonostante la crescente sofferenza delle famiglie dimostrata dal sempre maggiore numero di accertamenti per mancati pagamenti dei tributi e lo spopolamento del paese che sta interessando tutta la fascia di età dei giovani oltre i 20 anni.
 
Non troviamo nessuna misura contro il disagio delle famiglie e a favore di investimenti nei settori produttivi quali l’artigianato, il commercio, la pesca. 
 
E sul turismo, che dovrebbe essere la punta di diamante della nostra cittadina, non vi è una seria pianificazione, un sistema di promozione integrale e annuale (non stagionale o addirittura solo agostana) che dovrebbe fare da traino all'economia del paese. 
 
La crisi economica, sociale ed occupazionale di questi anni, che non ci ha risparmiato minimamente, avrebbe dovuto essere il pungolo che avrebbe dovuto spingere questa amministrazione verso una maggiore sensibilità sociale, verso il tentativo di mitigare la pressione tributaria e concedere delle misure volte a contrastare il gap economico e sociale presente anche nel nostro paese tra le diverse fasce sociali roccellesi. 
 
A tutto ciò si aggiunge la paventata notizia del rischio chiusura del Polo Sanitario, per cui ci saremmo aspettati una parola, un gesto, un’iniziativa. 
 
Dopo la chiusura negli anni passati di altri uffici pubblici, la chiusura del Polo Sanitario - che negli anni è stato depotenziato da quando i servizi sono stati portati nella struttura che doveva essere destinata a mercato coperto - sarebbe una penalizzazione che Roccella Jonica non merita affatto, considerata, la presenza di molte persone appartenenti alla terza fascia di età, che troverebbero molto difficoltoso doversi spostare per le visite e i servizi medici negli altri paesi. 
 
Diciamoci la verità, visto che ormai non è mistero: oltre a qualche notizia di richieste o ammissioni a finanziamenti, il paese è completamente fermo al palo.
 
Si sono spese centinaia di migliaia di euro per la redazione del piano strutturale associato di cui ormai non si parla più. Paghiamo lo scotto di una scelta politica inspiegabile allorquando avete deciso di associarvi con il Comune montano di Nardodipace, che più volte vi abbiamo detto essere lontano anni luce dai nostri parametri edilizi, storici, socioeconomici e culturali. 
L'edilizia, uno dei settori strategici della nostra economia, è in coma profondo per via della paralisi degli strumenti urbanistici e per l'azzeramento di tutti gli interventi consentiti per il piano casa.
 
Sul Porto tentate di distrarre dal mancato decollo economico, con il progetto della creazione di energia dal moto ondoso, ma nessuno parla di un porto deserto per 9 mesi l’anno... il fatto che il servizio ristoro per tutto l’inverno è garantito da un distributore automatico di caffè e cappuccini fa riflettere sulla dimensione in cui è sprofondato il mastodontico disegno sul Porto delle Grazie. E pensare che avrebbe dovuto essere il volano di sviluppo per tutta la Locride!!!
 
Ci chiediamo dove sono i 3 milioni e 150 mila euro di investimenti che la Società “Porto delle Grazie” avrebbe dovuto spendere sul Porto nei primi tre anni, così come firmato nella concessione e altresì dove sono le 20 unità di posti di lavoro che sempre nel Contratto di Concessione la Società si era promessa di assumere.
Sempre in merito al Porto oggi appuriamo che nelle previsioni si è tenuto conto del divieto disposto dall’art.6 comma 19 del D.L. 78/2010, di apporti finanziari a favore di società partecipate che abbiano registrato per tre esercizi consecutivi perdite di esercizio o che abbiano utilizzato riserve disponibili per il ripiano di perdite anche infrannuali. Ecco che tutti i nodi di una gestione al 71% comunale, stanno venendo al pettine. 
 
In questi anni ci siamo resi conto che il bilancio di previsione è un atto teorico e che non si traduce mai in un fattivo riscontro per le famiglie o nel progresso del paese.
Non parliamo di chissà quali investimenti, ma di ordinaria amministrazione, che oggi a fatica e talvolta in maniera lacunosa si gestisce. 

Il paese vive nella sporcizia più assoluta, non nascondiamoci dietro al dito! 
I bandi di assunzione per prendere personale stagionale non hanno risolto alcunché circa lo stato di squallore assoluto in cui si trovano moltissime zone, vie e rioni del paese!
 Per non parlare del percorso panoramico del castello e sul torrente zirgone... siamo all’anno zero!!!
 
Non avete voluto avviare la pratica del baratto amministrativo, ne' tantomeno ragguagliarci su ciò che avete deciso in maggioranza circa tale strumento, dopo che abbiamo convocato una commissione il 29 dicembre scorso e dopo che vi abbiamo consegnato una bozza di regolamento, suscettibile (se solo aveste voluto) di qualunque variazione aveste ritenuto opportuna... invece inspiegabilmente avete ignorato il tutto dopo che il ragioniere non aveva posto vincoli tecnici o di fattibilità, affermando che si trattava solo di una vostra scelta politica, che si poteva quantomeno applicare per un periodo di prova. 
 
Sulla differenziata, che dire, dopo aver applicato in questi anni aliquote incredibilmente alte per famiglie ed esercizi commerciali, dopo essere precipitati nella percentuale di raccolta differenziata tanto da non essere più annoverati fra i comuni ricicloni, si è arrivati al sistema di controlli sommari, con l'apposizione indiscriminata di avvisi di raccolta non conforme e tutto quello che ci siamo detti nello scorso consiglio comunale.
 
Una su tutte però la voglio sottolineare: l’umido, che fino a qualche anno fa doveva essere una risorsa con il conferimento nell’impianto di riciclo di Vazzano per la formazione del compost da utilizzare negli spazi verdi del paese e da dare ai cittadini, oggi sappiamo invece che arriva nell’impianto di Siderno e che viene smaltito alla pari dell’indifferenziato; oggi ci dite che acquisterete le attrezzature di compostaggio familiare. Non è stato corretto ne trasparente da parte vostra questo tipo di gestione dell'informazione. 
 
Abbiamo provato a sensibilizzare la vostra coscienza. E’ passato un anno da quando abbiamo lanciato le nostre proposte, oltre che per il baratto amministrativo, per il fondo di solidarietà per le famiglie a basso reddito suggerendo anche da dove poter attingere i fondi. Purtroppo constatiamo che i servizi sociali erano e continuano ad essere per voi un tasto dolente. 
 
In merito alle opere pubbliche nessuna sorpresa, ritroviamo sempre le stesse voci degli altri anni: ampliamento del cimitero, efficientamento del sistema di depurazione, ristrutturazione campo di calcio e cosi via. 
Insomma, nessuna novità di rilievo.
 
Noi non siamo affatto per questo appiattimento totale, ne' per promesse faraoniche che poi non trovano attuazione, ma siamo per un’idea di rinnovo della mentalità amministrativa che, per quanto attiene gli investimenti per opere pubbliche passano dalla realizzazione dell’Autonomia Idrica, dalla individuazione di aree destinate agli investimenti produttivi, che darebbero sollievo alla disoccupazione, al rilancio della cultura che possa passare anche dalla costruzione di una biblioteca, sala multimediale, un museo dei vecchi mestieri, delle tradizioni e della storia roccellese o anche una succursale dell'università di architettura di Reggio Calabria, che sia specifica del restauro, il tutto da realizzare presso le sale del palazzo Carafa. 
 
Abbiamo suggerito di pressare per la ristrutturazione dell’ospedaletto in maniera da liberare le possibilità del Mercato Coperto.
 
Da anni assistiamo alla lenta ed inesorabile erosione costiera ma, nonostante fondi disponibili, in questa direzione da parte vostra nessuna mossa all'insegna della protezione del nostro litorale, di cui mi sono occupata personalmente più volte. 
Considerato che i pennelli, datati ormai da oltre due decenni, stanno a stento tenendo le mareggiate, e anzi producono più danni che utile, niente vediamo prodursi per la difesa costiera che è una delle maggiori e migliori risorse che il paese possiede che Madre Natura ci ha cosi generosamente regalato. 
Mentre invece le priorità di questa amministrazione sono state il congestionamento della spiaggia con nuovi stabilimenti balneari.
 
Sui servizi a domanda individuale, abbiamo notato che per alcune voci è prevista una parziale o totale copertura delle spese con le entrate (vedi servizi funebri e cimiteriali, teatro e auditorium, refezione scolastica), ma non è prevista una copertura delle spese con le entrate per ciò che attiene agli impianti sportivi o all'asilo nido. Ci chiediamo perché la collettività deve pagare per l'utilizzo di impianti sportivi e non deve contribuire per la refezione scolastica! 
 
Guardando al fondo crediti di dubbia esigibilità secondo il revisore, vengono accantonati il 19/ 23% dei fondi mentre per la Tari il 51%... dato che deve far molto riflettere! Come mai? La risposta è semplice ed è da ricercare nella vostra consapevolezza dell'ormai conclamata difficoltà dei cittadini di pagare la tassa sulla spazzatura.
 
Sugli organismi partecipati il revisore fa notare che nonostante siano aumentate le partecipazioni comunali, l'ente non ha provveduto a impartire direttive volte a verificare l'attuazione di misure per il contenimento della spesa del personale e che non ha definito un sistema di controlli sulle partecipate, in particolare si parla di controllo sul definizione di obiettivi gestionali della società, sul monitoraggio periodico dell'andamento della società ed eventuali azioni correttive e soprattutto di controllo sul bilancio consolidato (su cui, per quanto ci riguarda, gravita un alone di mistero).
Il revisore invita altresì l'ente a porre la massima attenzione in riferimento ai rapporti crediti/debiti con la società partecipate! Invito che vi fa ormai da anni!
Sul contenzioso il revisore invita l'ente ad adottare un sistema di monitoraggio per verificare la congruità degli accantonamenti al fondo rischi per spese legali!
Ma soprattutto egli vi invita adottare politiche di rientro graduale del debito in modo tale che si incida di meno sulle spese per interessi…
 
Sappiamo tutti che è aumentato il debito per via dei prestiti, che le spese di soggiorno non vengono versate al Comune, che il Comune di Caulonia deve a quello di Roccella per il depuratore una somma che si aggira intorno ai 400.000 €, che le anticipazioni che il Comune ha fatto per la svolgimento del Roccella jazz festival per gli anni 2015, 2016 e 2017 arrivano a 400.000 €… Tutto questo genera un gravissimo problema di mancanza di liquidità le cui conseguenze si noteranno soprattutto a lungo termine!
Per tutti i motivi sopra riportati consideriamo questo bilancio e il DUP 2018-2020 (quest'ultimo giuntomi solo 2 gg fa) molto povero di idee capaci di dare vera propulsione allo sviluppo o quantomeno favorire una maggiore quanto sperata vivibilità del nostro paese.

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