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Roccella in vetrina

giovedì 27 luglio 2017

UN SUSSEGUIRSI DI EMOZIONI, UNA DIETRO L'ALTRA, CON IL NUOVO MUSICAL DI MANUELA CRICELLI



SISTER ACT
Il Musical di Cantoterapia
(un progetto di Manuela Cricelli)

di Daniela Rullo
 


Il 24 luglio, in un Piccolo Teatro (Umano) a Roccella Jonica, è accaduto un Grande miracolo!

Sarà stato il titolo e la trama di questo Sister Act che ha a che fare con le suore, il bene che vince sul male, lo spirito dell’amicizia tra “sorelle” (in questo caso). Sarà stata la magia del musical, le sue canzoni accattivanti, il ritmo travolgente. Sarà stato l’affetto del numeroso pubblico presente.

Sarà stato lo spirito che pervade ogni laboratorio di Cantoterapia in cui non c’è alcuna presunzione di essere dei professionisti quanto piuttosto degli “appassionati” che, con la passione di credere in un progetto, ci mettono l’emozione ed emozionano.

Sarà stato il cuore pulsante di tutto il laboratorio che nel nome di Manuela Cricelli ci regala queste splendide visioni, questi autentici miracoli!

Già, perché cosa vi è di più straordinario di un percorso che dura circa un anno in cui si crea un gruppo di lavoro, un gruppo di amici, di persone che non hanno paura, o non hanno paura di superare le proprie paure, mettendosi in gioco, tirando fuori la parte più intima, quell’angolo di sé che si esprime con la voce, col canto e in questo caso anche con la recitazione?!

Il teatro è già una piccola porzione di vita “vera”, in cui la finzione crea l’artificio di una “realtà” magica, parallela, eppure concreta, perché reali sono le emozioni, il trasporto e anche il sudore e la fatica che c’è dietro l’allestimento di uno spettacolo.

Giunti al 4° anno non si finisce mai di stupirsi perché è come assistere ad un percorso in crescendo.

Tranne qualche veterano, i gruppi infatti sono sempre costituiti da persone diverse, alla loro prima esperienza, ma la magia si ricostruisce ogni volta, dal primo musical “MAMMA MIA”, passando per “I PROMESSI SPOSI” e “PINOCCHIO”, fino a quest’ultimo SISTER ACT, che è stato assolutamente divertente, scoppiettante e in alcuni momenti davvero emozionante!

E dunque, ci hanno fatto ridere e rabbrividire: Anna Mazzaferro e Dimitri Audino, nei rispettivi ruoli di Tj e Deniro. Abbiamo provato intensi attimi di “terrore” con il cattivissimo Giuseppe Hyeraci, nel ruolo di Curtis Jackson. Ma siamo stati anche difesi dal coraggioso antagonista del male, il poliziotto Eddie Southern, interpretato da Domenico Garreffa. Inoltre, ci ha accolti nel suo convento, con grande generosità, una splendida e bravissima Madre Superiora, interpretata da Rossella Scherl, e il carismatico Mons. O’Hara, interpretato dal bravissimo Giuseppe Futia.
Ci hanno fatto compagnia, accompagnate dall’ensemble Chiara Placanica e Marianna Frammartino, una simpaticissima e svampita suora di nome Suor M. Valeriana, interpretata da Luisa Carabetta, una divertentissima Lucia Spanò nel ruolo di Suor M. Lazzara, una scoppiettante Emanuela Scarfò nei panni di Suor M. Stefania, una strepitosa Martina Raschillà nei panni di Suor M. Patrizia, ed una timida e bravissima Milena Barranca, nei panni della novizia Suor M. Roberta, che ha regalato al pubblico qualcosa di profondamente emozionante, un’autentica parte di sé, la voce dell’anima.

E per ultima, ma non certo d’importanza, la nostra protagonista: una splendida Marilena Futia nei panni dell’esuberante Deloris che fuggendo dall’effimero mondo dei lustrini e da una banda di malviventi che la vorrebbe uccidere, scoprirà nel convento l’amicizia delle “sorelle” e l’amore vero di un uomo buono, gentile e coraggioso.

Infine, se non bastasse, l’allegra “brigata” ha ricevuto persino la benedizione finale di Papa Francesco, un cadeau del nostro Pino Carella, sempre presente, attento e premuroso (“spirito” e anima del Piccolo Teatro Umano).

I presenti in sala sono stati assolutamente travolti dall’energia di questo gruppo di non professionisti, che con le loro paure, timidezze, difficoltà, ogni anno, fanno una cosa grande, grandissima, andando oltre le barriere che ciascuno si pone, oltre i propri stessi limiti, mettendosi a nudo, sotto la guida e la supervisione della loro “maestra”.

E il pubblico, non giudicante, questo lo apprezza sempre moltissimo e ha ricambiato con scroscianti applausi.

Giacché, come direbbe il celebre Victor Hugo: “Il teatro non è il paese della realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di cartapesta, diamanti di vetro, oro di carta stagnola, il rosso sulla guancia, un sole che esce da sotto terra. Ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco.”

Grazie per questa autentica “maraviglia” che ogni anno Manuela Cricelli, con il musical a conclusione del Laboratorio di Cantoterapia, ci regala, emozionandosi ed emozionandoci.

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