Pagine

Pagine

Pagine

Roccella in vetrina

sabato 9 aprile 2016

BEPPE URSINO: IL NOME E IL COGNOME DEL MIRACOLO CROTONE

Con la vittoria odierna contro la Ternana e la conseguente sconfitta del Cagliari ad Ascoli, salgono a 5 i punti di distacco fra il Crotone, che comanda la classifica di serie B, e i sardi. E intanto si accorciano le giornate dal termine del campionato per l'ipoteca alla serie A: oggi si è disputato il 35° turno e ne mancano ancora sette.

Intanto sul sito della squadra della Ternana, ultima vittima dei rossoblù, è stato pubblicato un bell'articolo dedicato al nostro concittadino Beppe Ursino, direttore sportivo del Crotone da oltre 20 anni e protagonista di questa straordinaria scalata verso la massima serie. Articolo che ho il piacere di riportare:


Il Crotone è stato preso ad esempio dal presidente Longarini (presidente della Ternana) in una delle sue prime conferenze stampa, come società in grado di autogestirsi e di produrre un buon calcio con delle ambizioni importanti.

Ma la solidità e la praticità del club calabrese non nasce all’improvviso. Anzi.

Intanto buona parte del miracolo crotonese (che in questa stagione sta vivendo il suo apice) è merito di Beppe Ursino un autentico artigiano del calcio italiano.

Ursino è un grande conoscitore di calcio e ha uno schema collaudato per trovare giocatori (sempre nuovi) in grado di poter meravigliare in B per poter poi diventare giocatori importanti in A.

Ci è riuscito con tanti (Florenzi e Bernardeschi su tutti, ma poi nel corso degli anni Giampà, Aronica, Fabbrini, Maiello, Ciano, Ricci, Bocchetti, Palladino) ne ha provati a decine.

Riuscendo per 7 stagioni consecutive (senza spendere nulla) a rimanere in B centrando i playoff tre stagioni fa e vivendo un sogno in questa stagione.

Dando fiducia ad allenatori con idee innovative senza mettergli troppa pressione con una grande missione: valorizzare i giovani e trovare il bel gioco.

Ecco allora nel segno di Gasperini, Drago e Juric…

Ursino manda i suoi collaboratori a vedere in giro le partite delle giovanili. E per ogni giocatore giovane ha una valutazione da uno a tre.

Quelli che prendono tre vengono rivisti direttamente da lui che poi inizia a trattare. Con tutti. Inter, Milan, Juve, Fiorentina.

Da quest’anno anche con l’estero (vedi Budimir). Scopre talenti e rispolvera talenti impolverati. Innesta germogli sempre freschi in un gruppo storico che rimane per consegnare allo spogliatoio quello spirito che contraddistingue da sempre la squadra rossoblu.

Perché quando trovi un grande calciatore è sempre un vantaggio, ma quando trovi un grande uomo non te lo devi lasciar scappare.

Ursino è una risorsa incredibile: lavora a Crotone dal 1995. Sono 21 anni. Il suo vice è Porchia uno che a Crotone ci ha passato cinque anni della sua vita da calciatore ed è stato anche capitano.

Il responsabile del settore giovanile è Galardo, autentica bandiera crotonese (373 presenze con i rossoblu).

Ursino è partito dai dilettanti e probabilmente quest’anno arriva fino alla serie A.

Dal 2001 sono 12 campionati di B (con qualche playoff perso per la promozione in B).

Insomma non è un caso se il Crotone vola. Forse è un anno più fortunato degli altri, ma non parlate di fortuna. Si chiama programmazione, passione.

Sono 20 anni che Ursino insieme alla famiglia Vrenna, giorno dopo giorno, costruisce un pezzettino di questa stagione. Sempre con il sorriso sulle labbra e con la passione di quando era un bambino.

2 commenti:

  1. Peppe è sempre stato un grande, un SIGNORE, universalmente riconosciuto da tutto il mondo del calcio, una persona unica che sta raggiungendo il risultato che merita, Carlo Muscolo

    RispondiElimina
  2. Peppe è un galantuomo lo è sempre stato, gentile ed educato con tutti. Mai polemico. Merita questo riconoscimento che si è guadagnato da solo. Come il buon vino quando invecchia oramai ha l'esperienza anche per l'ultimo grande salto di qualità. Io lo vedrei bene in una grande o medio-grande. Intanto godiamoci questo Crotone espressione di calcio veloce, moderno ma sopratutto concreto. Complimenti a Peppe Ursino. Giuseppe da Milano

    RispondiElimina