Il 29 Giugno scorso, all'interno della Casa Circondariale di Locri, si è concluso il corso di laboratorio teatrale tenuto dal maestro Pino Carella, che è culminato con la rappresentazione della commedia popolare "I fratelli Pasqua" con protagonisti i detenuti, commedia che qualche anno fa ha riscosso il solito "pienone" di pubblico e di applausi al teatro al castello con l'ATRJ.
Al termine di questo percorso, il direttore del Carcere di Locri, Patrizia Delfino, e il comandante del reparto Domenico Vescio hanno rivolto un sentito ringraziamento a nome dell'amministrazione penitenziaria al maestro Carella per aver dedicato il suo tempo alle persone detenute trasmettendo loro la passione per il teatro e aiutandoli ad esprimere la creatività.
Foto: www.ecodellalocride.it |
Vista l'amicizia che lega il nostro caro e talentuoso Pino Carella a chi scrive, ho voluto chiamarlo per farmi dare un giudizio su questa sua particolare esperienza e, dalle risposte che ho ricevuto, Pino ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, tutto il suo spirito semplice, generoso e altruista.
"Davvero un'esperienza toccante e indimenticabile quella vissuta da un anno come volontario all'interno della casa circondariale di Locri. Diciotto mesi fa ci ero entrato con la mia compagnia teatrale a rappresentare per i detenuti la commedia. Da lì nacque lo spunto/intesa con l'allora comandante del carcere Paino a cominciare un’avventura nuova, sia per me che per la struttura stessa, istituendo un laboratorio teatrale permanente dove gli stessi detenuti potessero trovare spazio, modo e tempo per esprimere la loro creatività cosi come per riempire i lunghi pomeriggi, soprattutto invernali"
Un laboratorio teatrale che ha coinvolto, in tutto l’arco di tempo di questo progetto, più di trenta detenuti, ognuno dei quali si è speso per quello che era il proprio bagaglio culturale e, soprattutto, umano, consapevoli che le due ore trascorse insieme rappresentavano un momento di “evasione psicologica" da quella che per loro è una “reclusione - routine” quotidiana.
Le titubanze e le paure vissute all'inizio dell'esperienza dal maestro Carella nei suoi incontri con i detenuti sono state vinte grazie al supporto e la competenza degli operatori e di tutto l'apparato educativo della polizia penitenziaria: "Su tutti voglio fare il nome del sig. Nicola Rodi - ci riferisce il regista - che mi ha sempre sostenuto, cosi come gli ormai amici sig.ri Valeriani, Foti e Rossi, un trio di persone estremamente professionali che non mi hanno fatto mai mancare il loro apporto, fino alla direttrice della casa circondariale, la dott.ssa Patrizia Delfino, sempre e costantemente attenta per tutta la durata dell’attività teatrale".
L'omaggio che la Casa circondariale di Locri ha voluto fare al maestro Carella attraverso l'articolo pubblicato domenica scorsa sulla "Riviera", si conclude dando ulteriore merito al progetto teatrale appena concluso che ha contribuito a far si che "nonostante il carcere sia un luogo che assicura la sicurezza dei cittadini, nello stesso tempo è rispettoso dei diritti umani e della funzione rieducativa della pena dei detenuti".
N.B.: L'articolo realizzato dalla Casa Circondariale di Locri è stato pubblicato sulla "Riviera" ma è possibile leggerlo anche sul sito online "ecodellalocride" e "Corriere Locride" al seguente link http://www.ecodellalocride.it/news/locri-rc-i-detenuti-della-casa-circondariale-protagonisti-del-palcoscenico/
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