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Roccella in vetrina

martedì 7 luglio 2015

LA MAGGIORANZA APPROVA LA NUOVA STANGATA IMU, TASI E TARI


Ci siamo opposti l’anno scorso in Consiglio Comunale, l’abbiamo denunciato ai cittadini attraverso un Convegno pubblico, ma, con grande rammarico, constatiamo che nulla è cambiato quest’anno  rispetto all’anno scorso in merito alla forte vessazione dei tributi comunali contro i cittadini.
 
E, quindi, anche quest'anno, i consiglieri di opposizione hanno dato voto contrario nel Consiglio di qualche giorno fa.
 
La maggioranza si fregia di avere un bilancio virtuso, uno dei pochi in Calabria, ma di fatto si comporta come l’ultimo dei paesi commissariati e in dissesto, ossia adottando le massime aliquote per IMU e TASI e prendendo in giro i cittadini sulla TARI, non adottando nessuna condizione per arrivare a un serio risparmio riguardo alla scandalosa tassa sui rifiuti.
 
Cari cittadini non vi fate prendere in giro, quest'anno hanno avuto pure il coraggio e la sfacciataggine di inventarsi che la tassa rifiuti diminuirà. In due anni l'hanno aumentata del 500%, oggi di quel 500% verrà diminuita del 10%. Davvero penoso!!!

Siamo un Comune davvero all’avanguardia  perché è molto difficile trovarne un altro in Italia che si dichiari virtuoso ma adotta le massime aliquote e, in aggiunta, fa pagare l’IMU sui terreni agricoli, addirittura imponendo il tributo anche su quei terreni che prima erano edificatori ed oggi, a causa della mancata approvazione del Piano Strutturale associato, sono diventate “Zone Bianche”.

In merito alla TASI, si tratta di una tassa non obbligatoria, tant'è che molti Comuni non la applicano nemmeno; noi, invece, oltre a non rimanere nei termini base stabiliti dalla legge, ossia l’1 per mille, l’abbiamo aumentata al massimo ossia il 2,5 per mille, e, nonostante ciò, non si riesce a coprire neanche il 30% dei servizi cosiddetti indivisibili (per cui la tassa è prevista) del nostro Comune.

Altro paradosso inspiegabile che possiamo notare dai dati forniti in merito alla TASI è che non si capisce il perché, a fronte di una somma accertata di 268 mila euro rispetto al previsto di 250 mila euro, si continua a perseguire la massima aliquota! Anche se sui dati forniti qualche giorno fa siamo dubbiosi, considerato che l’Ufficio Ragioneria, qualche mese fa, a conti fatti, ce li aveva forniti diversamente, ossia un previsto e un accertato di 300 mila euro e un versato di 275 mila euro, con una morosità di 25 mila euro.

In merito alla TARI continuo a ribadire quanto già sottolineato qualche mese fa nel convegno di "Roccella Bene Comune" titolato Roccella 100% tasse, 0% sviluppo, ossia che si è convinti che Roccella Jonica, grazie ad un finanziamento pubblico, sia stata solerte ad adottare la raccolta differenziata porta a porta, coscienziosamente accettato dai cittadini, ma non si può che constatare  che dietro alla puntuale raccolta dei mastelli si nasconde una sproporzionata gestione.  Gli stratosferici costi  non sono stati messi mai sotto controllo e  causano una vera e propria stangata  per le famiglie e per le attività produttive roccellesi.

Costi che potrebbero ulteriormente aggravarsi se consideriamo che il servizio di raccolta oggi è effettuato mediante l’utilizzo delle forze lavoro ex LPU e ex LSU pagati dallo Stato.

Ma  il più incredibile paradosso che avviene nel nostro paese è rappresentato dalle tante promesse disattese offerte alla vigilia dell’adozione a Roccella della differenziata.

Ci avevano promesso che, in virtù della vendita dei materiali riciclabili e grazie ai premi ottenuti dalla Regione e dal CONAI, le tariffe sarebbero diminuite rispetto alla gestione precedente, quando ancora esistevano i cassonetti lungo le strade. In questi anni  la tassa è invece aumentata del 500% rispetto alla TARSU.

Ci avevano promesso che la tariffa sarebbe stata corrisposta in base al principio “chi più inquina più paga e chi più differenzia più risparmia” ed invece, nonostante nel finanziamento regionale Roccella abbia acquistato il software per poter adottare questo sistema di misurazione (circa 40.000 Euro),  non è stato  mai utilizzato e nessuna premialità è stata mai impiegata per cittadini e attività produttive “che più differenziano”.

Oggi, sia le famiglie, in riferimento alle utenze domestiche, ma soprattutto i commercianti per quelle non domestiche, a causa dell’altissimo costo del tributo,  non ce la fanno a pagare.

Ed infatti, sempre dai dati sommari ricevuti dall’Ufficio Ragioneria, si evince che a fronte di 1 milione e 75 mila euro previsto ed accertato per il piano finanziario TARI 2014 è stato incassato poco più di 650 mila euro, con una morosità altissima di oltre 400 mila euro ossia intorno al 40%.

Il piano finanziario preventivo di quest’anno pare sia inferiore rispetto all’anno scorso, ma  è molto vicino a quello che è stato il piano consuntivo del 2014, e la differenza pare sia un maggiore introito per la vendita dei materiali e non invece la lotta agli sprechi e sperperi, quindi i cittadini non si devono aspettare che una differenza di spiccioli.

Abbiamo saputo che da Aprile scorso mandiamo l’umido non più a Siderno ma a Vazzano in prov. di Vibo Valentia con lo scopo di recuperare il rifiuto organico trasformandolo in concime. Davanti a tale apparente rispettabile iniziativa, oltre a dirci che ciò rappresenta un nuovo passo verso la tutela dell’ambiente, ci saremmo aspettati di conoscere quali siano i costi di tale operazione, se c'è convenienza nel ritorno alle buste in “materbi” (che sappiamo non ci vengono regalate ma ci costano 24 mila euro), quanti sono i costi di conferimento e trasformazione nell’azienda di Vazzano, e, quindi, in sostanza, quanto costa un benedetto sacchetto di compost alle famiglie e alle attività commerciali che non ne faranno mai uso.
 
Diamo atto dell'originalità dell'iniziativa, ma diamo atto anche che si tratta di un'iniziativa dove i costi, a prova di smentita, sono superiori rispetto a prima, proprio nel mentre assistiamo che altrove, dove non si bada a fare propaganda ed "effetti speciali", ma si bada agli interessi dei cittadini, sono state adottate altre iniziative atte al risparmio e indirizzate esclusivamente per chi il compost lo usa, ossia la consegna (a titolo gratuito, visto che l'acquisto è stato fatto con i contributi regionali regionali) delle compostiere ai possessori di appezzamenti di terreno coltivato, per poter smaltire il proprio umido senza conferirlo al Comune e, quindi, senza, per il Comune (e, di conseguenza per i cittadini), il costo di smaltimento; risparmio quindi nel lavoro di ritiro e sui costi di smaltimento; e poi ci sarebbe l'altra iniziativa che hanno iniziando ad avviare un po' tutti i paesi italiani compresi tanti comuni calabresi, che potrebbe far risparmiare, se non addirittura guadagnare, i cittadini.
 
Si tratta della messa in posa di distributore ad hoc per il conferimento di lattine, bottiglie di vetro e plastica, carta e altri materiali facilmente riciclabili che rilasciano uno scontrino con uno sconto da spendere all'interno dei negozi, o addirittura alcuni distributori rilasciano soldi contanti. Sarebbe questa la cosa più logica visto che, nel caso ad esempio della plastica, dove noi paghiamo già all'acquisto i costi per lo smaltimento, non si capisce il perché dobbiamo pagare due volte!
 
Tutto ciò lo dico perché ormai è consolidato il fatto che la raccolta differenziata a Roccella Jonica non è premiante, nonostante vengono portati a riciclo i materiali, i costi sono astronomicamente superiori alle cifre che vengono restituite con la vendita dei materiali riciclabili.
 
Ma, purtroppo, finchè a Roccella Jonica vigerà la politica del protagonismo, della propaganda, del dover far credere di "essere i numeri 1", allora i roccellesi avranno sempre una supposta più grossa da subire, anzi tante supposte quante sono le cartelle pazze che da qui a dicembre ci verranno recapitate e che serviranno, a fronte del sudore e dei sacrifici dei roccellesi, a gonfiare i loro privilegi e le loro spese assurde.
 

1 commento:

  1. Ho letto il comunicato stampa marchiato Comune di Roccella Jonica... mantenere invariate le aliquote per garantire l efficienza dei servizi. . . Ma quali servizi? Dove sono i servizi? Le strade (tutte non solo le principali), gli edifici scolastici e tutto il resto! I servizi, se li vuoi, sono a pagamento e per chi se li può permettere ormai, e voi pseudoamministratori vivete fuori dalla realtà.
    Comunque, altro che tasse ed imposte, io riesco a stento a garantire il minimo indispensabile ogni mese, io che mi guadagno da vivere onestamente.

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