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Roccella in vetrina

mercoledì 17 giugno 2015

L'ASSOCIAZIONE "ALTROCONSUMO" RISPONDE A UN CITTADINO ROCCELLESE SUL PROBLEMA ACQUA "ALL'ARSENICO"

In seguito ad un consulto tecnico-professionale fatto da un cittadino roccellese ad ALTROCONSUMO, l'associazione per la tutela e la difesa dei consumatori più diffusa in Italia, è emerso che l'acqua con l'alta concentrazione di arsenico è nociva anche se usata per innaffiare ortaggi o a farla bere ad animali domestici o da allevamento.

Considerando che è possibile che nelle zone servite dall'acqua proveniente dalla sorgente "Finocchio", che ha un tasso di arsenico di 32 mc per litro (il valore massimo consentito dalla legge è 10 mc/lt), ossia nelle zone di campagna del Bosco Catalano, delle contrade Maria,  Randaconi, Caciotta, Caria, ecc., ci siano delle persone che annaffiano le piante dell'orto o danno da bere agli animali con l'acqua "del rubinetto", allora ci sentiamo di consigliare di non farlo in considerazione delle indicazioni rilasciate, appunto, dall'associazione ALTROCONSUMO al nostro cittadino e che qui di seguito pubblichiamo nella sua interezza.

Gentile signore,
riscontriamo la comunicazione e la ringraziamo per averci scritto.
In merito alla sua richiesta possiamo comunicarle che se nel suo comune vige un'ordinanza di divieto per uso potabile dell'acqua perché ha una concentrazione di arsenico oltre il limite di legge (che ricordiamo è di 10 mc/litro), purtroppo non è consigliabile utilizzare tale acqua "all'arsenico" nemmeno per innaffiare le piante dell'orto, ne tantomeno per abbeverare gli animali domestici né quelli di allevamento.

Gli esami di laboratorio effettuati sull'acqua del finocchio dai quali si
evince la concentrazione di arsenico nel valore di 32 mc/lt


Infatti l'arsenico, come molti altri inquinanti,  è un metallo che si accumula nell'organismo anche di piante ed animali e può produrre effetti nocivi sulla salute: quindi se innaffiamo l'insalata o i pomodori dell'orto con acqua all'arsenico, alla fine vi è il rischio di mangiare insalata e pomodori anch'essi "all'arsenico".

Detto ciò, in ogni caso sarebbe utile conoscere le concentrazioni in gioco, perché se oltre i limiti ma comunque ancora basse non si corrono rischi di avvelenamento acuto ed immediato, mentre il rischio rimane certamente sul lungo periodo e con un consumo quotidiano di alimenti contenenti arsenico (proprio per via dell'accumulo del metallo nell'organismo vegetale).

Consigliamo pertanto di NON utilizzare quest'acqua per innaffiare le verdure dell'orto e alberi da frutto, ma usare altre riserve di acqua potabile, magari da integrare ad esempio con acqua piovana che possiamo raccogliere in appositi recipienti da tenere in giardino.

Dott.ssa Daniela Klun - Responsabile servizio soci.

Questi sono avvisi e consigli che il nostro Comune se ne infischia di dare, come se ne sta infischiando di risolvere il grossissimo problema dell'acqua del Finocchio con alte percentuali di arsenico che ormai esiste nelle frazioni di Roccella Jonica da più di tre anni!!!

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