Tre egiziani sono stati sottoposti a fermo dai carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica insieme a personale del Commissariato di Polizia di Siderno e della Guardia di finanza del Gruppo di Locri, con l'accusa di essere gli scafisti della barca giunta ieri sulla spiaggia di Caulonia Marina con a bordo 208 immigrati, di cui 169 uomini, 30 donne e 9 bambini.
I tre, Khamis Ibrahim, di 25 anni, Mhamed Abdallah (27) e Sayed Bakri (27), sono accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sono stati portati nel carcere di Locri. Verso le 4 di ieri mattina, i carabinieri hanno individuato 21 persone di nazionalità libica che stavano percorrendo la statale nel a Caulonia e che hanno riferito di essere giunti poco prima a bordo di un'imbarcazione, insieme ad un altro gruppo di persone.
Dopo un'ora, una motovedetta della Guardia costiera ha individuato un peschereccio d'altura di circa 20 metri, di colore verde acqua, con numerosi grafemi in lingua araba, che si era arenato sulla spiaggia di Contrada Vasì di Caulonia, notando la presenza di numerosi clandestini. Dai racconti dei migranti è emerso che l'imbarcazione sarebbe partita il 29 marzo scorso dalla Libia e che i viaggiatori avrebbero pagato cifre oscillanti tra i 1.500 e i 3.000 dollari, eccezion fatta per i bambini.
I genitori degli studenti della scuola elementare della frazione Focà di Caulonia hanno protestano contro la sistemazione nella struttura dei 208 migranti di varie nazionalità sbarcati ieri. Per impedire che venisse utilizzata la scuola per accogliere i migranti appena sbarcati alcune persone hanno saldato uno dei cancelli d'ingresso della scuola.
Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia che hanno cercato di riportare la situazione alla normalità. Per effetto della protesta 180 migranti sono stati trasferiti da Caulonia a Roccella Jonica
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