Fonte: http://www.targatocn.it/
"Anime Salve" è una mostra fotografica che verrà inaugurata alle 17.30 di sabato 21 marzo, nel Salone l'Onore del Comune di Cuneo e che raggruppa fotografie scattate a Roccella Jonica e zone limitrofe del litorale ionico calabrese da Elio Carrozza e Luca Daniele che testimoniano sette anni di sbarchi di migranti passati per lo più sotto silenzio e quasi ignorati inconsapevolmente perfino dalla popolazione locale.
Ma chi sono le "Anime Salve"? Le "Anime Salve" sono tutte quelle che hanno bisogno o chi ha deciso di lasciare la propria storia alle spalle in cerca di un futuro migliore per sè e per i propri cari.
Gli scatti raccontano dei flussi migratori provenienti dal nord Africa e dal sud ovest asiatico in un preciso arco temporale, raccontando in maniera ossessivo-compulsiva il susseguirsi di quella manciata di ore che queste "anime", appunto "salve", trascorrono a Roccella Jonica dal momento dello sbarco alla permanenza al centro di primo soccorso.
Il progetto è nato due anni fa quando i due fotografi hanno cominciato a lavorare a quello che sarebbe diventato "Anime Salve". Gli sbarchi avvengono da tanto, prima con il raggiungimento delle coste, clandestinamente, ora in forma regolamentata con il recupero in mare delle imbarcazioni che continuano ad arrivare, ma continuano le tragedie, continua il racket delle organizzazioni che gestiscono il fenomeno.
Quello degli sbarchi è un mondo che hanno conosciuto concretamente vivendo a Roccella Jonica e la fotografia è stata lo strumento a loro più congeniale per raccontare quello che vivevano. Esiste un filo rosso che lega tutte queste storie di viaggio: la speranza.
La speranza di uomini, donne, bambini, anziani di differenti estrazioni sociali e culturali che lasciano le loro terre in cerca di una nuova storia, di una nuova vita.
Nello stesso tempo, la cosa che più hanno a cuore i due fotografi è far sì che la questione "sbarchi" venga affrontata e discussa senza strumentalizzazioni.
E' chiaro che l'odio per il diverso spesso nasce dalla mancanza di conoscenza. La mostra vuole, sostanzialmente, colmare questo vuoto, utilizzando un linguaggio semplice, restituendo in immagini quello che i loro occhi hanno visto e donando una dimensione umana a queste persone che troppo spesso diventano numeri di statistiche fredde e distanti.
La mostra è curata da Edmondo Di Loreto, noto fotografo "ligure-pugliese" che, insieme ai realizzatori degli scatti, ha scelto per Cuneo e per "8 Marzo e dintorni" fotografie di donne migranti.
L'intera mostra è però contenuta in uno splendido libro fotografico che verrà venduto durante l'evento e il cui ricavato servirà a finanziare progetti di solidarietà legati all'immigrazione.
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