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Roccella in vetrina

domenica 8 febbraio 2015

RILIEVI E INDAGINI IN CORSO SUI RIFIUTI TOSSICI INTERRATI NELLA LOCRIDE

Questa è un servizio de l'Ora della Calabria del
26 gennaio 2014 curato dalla dr.ssa Simona
Musco in seguito ad uno studio sulle patologie
effettuati dalla dott.ssa Filomena Zappia responsabile
 dell'Osservatorio di epidemiologia del-
l'Ospedale Civile di Locri.
 
Mentre anche a Roccella si continua tremendamente a contare le vittime di tumore (due casi nell'ultima settimana), pare che sta andando avanti nelle indagini quello che viene chiamato "progetto Miapi" (monitoraggio e individuazione delle aree potenzialmente inquinate), ossia quella attività condotta dall'ARPACAL alla quale si sono aggiunti le indagini della direzione distrettuale antimafia, che ha portato oggi a dichiarare che "la locride sarebbe un cimitero di discariche abusive tossiche".

Lo dicono i rilievi effettuati dal geo-radar che ha individuato delle aree potenzialmente pericolose, con la presenza di sostanze nocive, dovute presumibilmente allo smaltimento di rifiuti e sostanze tossiche.

Ora l'ARPACAL, insieme ai carabinieri del nucleo ecologico, vogliono passare alla seconda fase del progetto, ossia aumentare le indagini e passare al setaccio tutto il territorio per effettuare direttamente sul terreno i carotaggi e i prelievi necessari a confermare o meno la presenza di fusti radioattivi o rifiuti tossici. 
Lo studio della dott.ssa Zappia si basa su un quadro epidemiologico
 sulle patologie tumorali della popolazione della Locride
tra il 1998 e il 2003: dati venuti fuori da 240.613 schede
di dimissioni ospedaliere e che include anche i pazienti che si sono curati fuori.
Vedi
http://roccellasiamonoi.blogspot.it/2014/01/roccella-paese-con-il-piu-alto-tasso-di.html

Terremo un occhio attento su questa attività, perché, nonostante non ci sia un registro tumori qui nella nostra provincia, continuiamo a credere che la cadenza di morti per cancro qui nel nostro territorio, in proporzione alla densità di popolazione, è altissima e drammatica e speriamo si possa presto arrivare a una spiegazione per contenere per il futuro il dramma di fin troppe famiglie.


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