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Roccella in vetrina

mercoledì 14 gennaio 2015

COM'E' FINITA LA QUESTIONE MENSA....

La discordanza tra Istituzione scolastica e Amministrazione Comunale in merito al servizio di refezione e scuolabus per gli alunni interessati con le lezioni dell'orario prolungato, istituito da 2 anni nel Comprensivo roccellese,  ha causato disagi ai bambini e alle loro famiglie.

La volontà, seguita alla messa in pratica di adeguarsi a molte realtà scolastiche più avanzate, da parte della Dirigente scolastica, ha trovato impreparata l'Amministrazione Comunale non solo il primo anno ma anche in questo secondo, dimostrando inadeguatezza, superficialità e incompetenza nell'affrontare quello che rappresenta un bisogno principale per la nostra società, ossia il diritto allo studio con tutto ciò che ne consegue, lavandosi le mani con la proverbiale ormai frase "Non abbiamo soldi!!!"

Non è bastato il primo anno di disagi per trovare il modo (e le risorse) per affrontare il secondo anno scolastico garantendo i servizi necessari per espletare in maniera dignitosa l'orario prolungato, cosicché, per i 137 studenti sotto i 10 anni, questo nuovo metodo didattico è stato "una croce" per bambini e famiglie e la dimostrazione di fallimento dei nostri amministratori che non hanno saputo nè voluto prendere di petto la situazione e garantire il servizio mensa (che poi per i 3/4 della spesa è pagato dalle famiglie) e il servizio di trasporto a casa con scuolabus per i bambini residenti nelle frazioni in uscita alle ore 16.

Il disaccordo fra scuola e Comune anche per quest'anno scolastico con la riduzione del tempo di uscita per la pausa pranzo (quest'anno i bambini, uscendo alle 16,00 anziché alle 16,30, invece di avere un'ora di tempo per poter andare a casa a pranzare ne hanno solo mezz'ora, togliendo cosi loro - visti i tempi stretti - la possibilità di rientrare a pranzare in famiglia), ha fatto riflettere la Dirigente scolastica tant'è che aveva avuto l'idea di espletare una ulteriore gara di appalto bandita dalla scuola per l'approvvigionamento dei pasti solo per i ragazzi "del prolungato". Ma i tempi lunghi per l'espletamento della gara ha fatto desistere per quest'anno le intenzioni della preside.

Ma davanti a questo grave disagio - i bambini si ritrovano a mangiare panini, pizzette, calzoni, ecc. nella loro aula sia nella merenda di metà mattinata che a pranzo - due rappresentanti di classe hanno avuto l'idea di correre ai ripari e organizzare una "mensa fai da te" che ha trovato il consenso di quasi tutte le famiglie delle classi interessate: in collaborazione con un ristorante del posto e grazie a un prezzo accessibilissimo, molti bambini hanno cosi la possibilità di usufruire di un pasto caldo servito all'orario di mensa.

Rimane la figuraccia dei nostri amministratori che, nel frattempo, non solo non hanno trovato i soldi per la mensa ma, udite udite, hanno tolto il pasto addirittura alle insegnanti della scuola materna che si alternano tra mattina e pomeriggio. Che vergogna!!!

E pensiamo che per il fallimentare jazz si sono trovate in un batter d'occhio la bellezza di euro diecimila più euro quindicimila più euro quarantamila, per un totale di 60 mila euro. Solo a Roccella tutto questo è possibile!!!

2 commenti:

  1. Nicola non intendendo alimentare polemiche ormai sterili, ma ti rammento che qualcosa è cambiata ... La rappresentante d'istituto è nel frattempo diventata consigliere e, forse, assessore senza portafoglio, comunque con delega all'istruzione.
    La mia amorevole tiratina di orecchie è solo per dirti che hai demonizzato una parte e osannato l'altra, quella più colpevole ... Pensi che sia giusto e legale fare entrare cibo nella scuola come se nulla fosse ? O far spendere 15/16 € alla settimana alle famiglie solo per 2 giorni ? Pensi che sia giusto che il compagno di banco di mio figlio mangia la pasta al forno e mio figlio un panino ? Sul banco poi! E comunque il comune ha sbagliato nell'assecondare la direttrice e le sue seguaci che sono le vere artefici di questo degrado roccellese ...
    Commento firmato

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  2. L’anno scorso siamo stati tutti d'accordo di quello che tu dici e lo abbiamo detto e scritto in tutti i modi. Il problema è che il Comune, avendo assecondato per il primo anno la preside senza essere stato in grado di garantire i servizi, lo stesso era cosciente che anche quest'anno la preside aveva le stesse intenzioni, e ciò nonostante nulla ha fatto ne per farla desistere da questo progetto ne per attrezzarsi a risolvere le inadempienze dell'anno scorso. Quando io parlo di disaccordo è ovvio che l'uno non è andato incontro all'altro con responsabilità di entrambi; Il servizio mensa e quello del trasporto a casa dei bambini delle frazioni è il Comune che lo deve garantire e una volta ri- assecondate le intenzioni della preside, è sua la responsabilità nel non essere in grado di poterli effettuare; e visto che il Comune ha trovato dall'oggi al domani 60 mila euro per il jazz, come mai ha avuto un anno di tempo e non ha messo a bilancio 5 mila euro per la mensa del prolungato???
    Io non ho problemi a criticare la preside, ma le aspre critiche che anche attraverso questo blog l'hanno scorso sono state lanciate alla Dirigente per la sua scelta improvvisa di questo nuovo metodo senza poter avere a disposizione i servizi necessari per espletarlo, oggi il ripetersi di tutto ciò si sarebbero potuto evitare se l'Amministrazione Comunale avrebbe indirizzato le sue attenzioni più verso i nostri figli che verso le tasche di qualcuno.

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