A causa di un attacco febbrile non ho assistito ieri pomeriggio al Consiglio Comunale che ha sancito le dimissioni del dr. Gabriele Alvaro dalla maggioranza amministrativa di Roccella. Non conosco i contenuti dell'accesa discussione che si è animata all'interno dell'assise, aspetto il resoconto di chi vi ha partecipato per poter riferire la "cronaca" e i commenti degli interventi.
Il dr. Alvaro, dopo la scandalosa decisione del sindaco (facenti funzioni) di non affidargli un incarico in Giunta nonostante i cittadini lo avevano decretato il terzo eletto con 426 voti, aveva dimostrato tutta la sua amarezza, e in questi sei mesi nessuna spiegazione plausibile gli è stata data dal primo cittadino e, soprattutto, da allora, non è stato più invitato alle riunioni del gruppo politico. Ma quale risposta gli avrebbe potuto dare mai il sindaco se, dando l'incarico a "Bebo", avrebbe dovuto tagliare fuori Vittorio Zito (appena il sesto degli eletti), chiamato a garantire in Giuta gli interessi della sua "famiglia"?
Comunque, per affrontare il Consiglio Comunale di ieri, i seguaci di "Roccella prima di tutto" si sono riuniti per ben due volte, tant'è che qualcuno diceva di voler avanzare la strategia di anticipare l'intervento di Alvaro con un' intervento di espulsione da parte di un membro della Giunta.
L' unico che avrebbe potuto fare una cosa del genere sarebbe stato Zito ma, proprio lui che ha commesso lo "sgarro" a tutta la nostra cittadina, probabilmente ha avuto un ritorno di buon senso e ha preferito, invece, inveire pesanti accuse e provocazioni anche sul lato personale nei confronti del consigliere dimissionario.
A margine di questo terremoto che si preannuncia da qui in avanti molto aspro e vivace, in virtù di un'opposizione che in questi 6 mesi ha fatto "aprire gli occhi" a molti roccellesi, e in attesa di essere più precisi e concreti sul Consiglio di ieri, mi è doveroso riferire una situazione poco chiara: il 31 ottobre scorso Vittorio Zito insieme al tecnico comunale sono andati a Roma a conferire con l'amministratore delegato di Invitalia, il dr. Arcuri, in merito all'acquisizione delle quote messi in vendita dalla società di maggioranza del "Porto delle Grazie". Premesso che nel corso del Consiglio Comunale che ha trattato questa materia è stato delegato il sindaco a prendere parte a questo incontro, e non assessore e tecnico, con la promessa che al suo ritorno avrebbe riferito nuovamente in Consiglio Comunale, sta di fatto che dal 31 Ottobre solo qualche parola è stata spesa ieri dal sindaco (evidentemente riferendo ciò che gli hanno riferito...).
Siamo alle solite: quelle che sono i nodi cruciali del paese vengono tenuti nascosti, vengono considerati "cosa loro" di famiglia. Ma anche in questo caso, cari cittadini, vigileremo attentamente, e non faremo sconto alcuno.
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