"Roccella Bene Comune", con il dibattito di domenica scorsa alle Colonne, ha aperto la mente a tantissime persone che fino a quel momento conoscevano una sola verità ossia quella detta da chi da 34 anni beneficia, prende e sperpera fiumi di denaro pubblico, ed ha tutto l'interesse a parlare esclusivamente di Roccella oasi della cultura e conosciuta al mondo per il jazz; Roccella Bene Comune che ha disaminato il festival jazz con l'occhio dell'obiettività ha riconosciuto le diverse qualità della musica, della crescita culturale e dell'afflusso di visitatori che, purtroppo, ormai appartengono al passato e che non hanno lasciato nessun "radicamento" nel nostro territorio se non il passaggio di buoni artisti con l'esposizione della loro arte.
Infatti non abbiamo mai messo in discussione la qualità della musica e degli artisti cosa che, invece, lo ha fatto il presidente dell'associazione culturale jonica che, come abbiamo letto in questi giorni negli organi di stampa, ha rinnegato l'operato del direttore artistico di 30 anni del Festival.
Considerato che ci troviamo dalla parte, come tutti i cittadini contribuenti, di chi per tutti questi anni ha, indirettamente, pagato per finanziare il Jazz, è assolutamente necessario che inizi ad emergere quella verità che, chi ha dilapidato BIliardi di lire e milioni di euro, ci tiene nascosta, ossia che siamo davanti ad un' associazione organizzatrice con un mare di debiti, di insoluti, con cause legali aperte su decine di fronti.
E' necessario che la gente sappia la situazione reale qual è, e che la manifestazione che dieci anni fa era una risorsa per il territorio non esiste più, anzi oggi denigra Roccella e il Comprensorio visto che in tutta Italia, negli ambienti musicali, nel parlare del Roccella Jazz non si fa altro che riferire di musicisti non pagati e di situazioni debitorie e fallimentari. In aggiunta si permettono di dire che i grandi marchi non sponsorizzano il festival jazz perché siamo al Sud. Queste sono frottole che ammazzano ulteriormente l'immagine della nostra terra. I grandi marchi non sponsorizzano il festival perché vogliono i resoconti di come vengono spesi i loro soldi, e l'Associazione Culturale Jonica non ha mai mostrato loro uno straccio di bilancio.
Solo chi è precluso e premunito davanti alla realtà odierna del festival jazz non può che continuare a rivangare il passato cercando di arrampicarsi sugli specchi in preda alla disperazione del fallimento e dei debiti; ma è assolutamente inaccettabile che qualcuno (una sola persona per la verità...), accecato dalla devozione verso questi politici e organizzatori del jazz che si sono dilapidati fiumi di denaro pubblico, muova critiche nei confronti del M° Carlo Frasca che, a detta di tutti, stampa compresa, "ha offerto il suo punto di vista in maniera propositiva, non distruttiva, facendo un confronto con il Kaulonia Tarantella Festival per sottolineare l'importanza dell'aspetto endogeno e del radicamento sul territorio con cui si vuole impiantare un evento musicale. Ben vengano gli affiancamenti con i grandi musicisti, ma è necessario che il festival abbia una connotazione di unicità che deve partire dall'aspetto formativo e si deve correlare con tutte le attività sociali, culturali ed economiche del paese" (Gazzetta del Sud del 2 settembre ).
Il Maestro Frascà ha riferito le sue idee e la sua visione in maniera positiva, lo ha fatto invitato da "Roccella Bene Comune, ma lo avrebbe fatto allo stesso modo se invitato da "Roccella prima di tutto", o da qualsiasi altra associazione!!!
Forse "Roccella bene comune", tramite il sottoscritto, una falsità l'ha detta, ossia che si presume che la perversione di determinate persone, ormai cotta di debiti, abbia l'idea di caricare la massa debitoria sulle casse comunali. Ci auguriamo veramente che questo dire sia falso altrimenti andremo davvero fino in fondo, perché non esiste scelleratezza più grande.
Infine è doveroso riferire l'ennesimo sopruso commesso in termini di delibere. Nel consultare, infatti, le Deliberazioni di Giunta e le Determinazioni dirigenziali in seno alla concessione di contributi, abbiamo notato la disparità di trattamento tra la liquidazione dei contributi alla Fondazione Rumori mediterranei e quella ad altre associazioni. In merito, infatti, alla liquidazione dei contributi per la Notte Bianca per Telemia (€.6508,08) viene richiesta la fattura e il DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva) (http://93.51.197.5/gestdoc/FileGestdoc/S2186/52.%20Determinazione%20Area%20P.S.%202014$000000002448$20140902093403[29998].pdf), cosi come per Radio Roccella (€.2300,00), fattura e DURC! (http://93.51.197.5/gestdoc/FileGestdoc/S2187/53.%20Determinazione%20Area%20P.S.%202014$000000002449$20140902093807[30000].pdf)
Cosi non è per la liquidazione dei 65 mila euro alla Fondazione Rumori Mediterranei (10 mila un primo contributo, 15 mila un contributo aggiuntivo a causa dell'emergenza per non annullare l'edizione di quest'anno, più l'anticipazione di 40 mila euro di un contributo promesso dalla Provincia di Reggio Calabria), a cui viene richiesto soltanto la "rendicontazione della spesa effettivamente sostenuta", senza alcuna fattura e senza il Documento che attesta la regolarità fiscale ed erariale (http://93.51.197.5/gestdoc/FileGestdoc/S2189/112.Deliberazione%20G.C.%202014$000000002413$20140813140211[29635].pdf).
Al sottoscritto, come a Roccella Bene Comune, non interessa che ci sia gente che fa finta di non sapere e sentire, ma, sicuri della nostra obiettività nella difesa della completa verità, noi parleremo e denunceremo, perchè abbiamo coraggio, energie e competenze da vendere.
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