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Roccella in vetrina

sabato 16 agosto 2014

FIGLI E FIGLIASTRI: CONFRONTO (AMARO) TRA LA MADONNINA DI PIAZZA DOGANA E LA STATUA DI GIOVANNI PAOLO II

Riceviamo e pubblichiamo il libero sfogo del dr. Maurizio Mammi' sulle diverse vicissitudini che hanno portato alla messa in posa della statua della Madonnina (costata 150 euro) nella piazza Dogana denominata anche Piazza della pace, e la statua bronzea di papa Giovanni Paolo II (si parla di una spesa di 30 mila euro!) "impostata" nella piazzetta di via Aldo Moro a fianco ai campi da tennis. Ne viene fuori un diverso trattamento da parte delle Istituzioni, pronti a dare il loro diniego per la Madonnina della Dogana (figghjastri), e di accogliere invece in pompa magna la statua del papa "santo" voluta dall'associazione Tennis Club (figghji).  Due pesi, due misure...
 

Mastro Antonio Nicita, autore della coroncina
metallica della Madonna Di Lourdes sita nella Piazza
Dogana, insieme a Salvatore Mammì e Antonio Scali
Premesso che chi scrive è un convinto cristiano cattolico, e la collocazione della statua di San Giovanni Paolo II nella piazzetta di fronte ai campi da tennis non può non far piacere. Ma allo stesso tempo non può non farlo sentire un “figliastro”, uno che non ha avuto la fortuna di nascere dalla gallina bianca!.
 

Non tutti sanno che solo qualche anno addietro i “figliastri” del... quartiere Dogana fecero una colletta per acquistare una minuta statua della Madonna da collocare nella piazzetta, loro punto di riunione e ritrovo, per suggellare la devozione cattolica del quartiere (da più di vent’anni a Capodanno organizza in piazzetta Dogana la messa della Pace!) e per portare a compimento un desiderio del mai dimenticato Cavaliere Gaetano Mungo.
 

La benedizione della Madonnina nel corso della Messa
della Pace del primo Gennaio 2012
Ma alla richiesta della necessaria autorizzazione alla Amministrazione Comunale si sollevò un muro! Venne dato l’assoluto diniego! Si sollevarono argomentazioni filosofiche, venne scomodato Marx, Martin Lutero e Sant'Agostino; qualcuno disse: “Non possiamo accettare richieste simili, che facciamo? ci piazziamo un Santo per ogni piazzetta?” A nulla valse l’intercessione e le preghiere di Don Giuseppe Raco, non erano stati richiesti finanziamenti, ma solo l’autorizzazione a poterla collocare nella loro piazzetta!
 

Ma la volontà del popolo si sa è volontà di Dio, ed ecco che una mattina di sole, la Madonnina comparve “miracolosamente” nel suo splendore in un angolino della piazzetta Dogana.

Inaugurazione della statua bronzea di
papa Giovanni Paolo II avvenuta il
28 luglio scorso.
La Chiesa ha avviato subito la lunga e scrupolosissima inchiesta per accertare la veridicità del “Miracolo” e mentre aspettiamo che il Sacro Tribunale Ecclesiastico si pronunci, i “figliastri” del quartiere Dogana si chiedono: ma i “figli” del Comitato spontaneo per San Giovanni Paolo II e del Tennis club di Roccella J. oltre ad ottenere l’autorizzazione, ad onorarsi della presenza delle Autorità politiche comunali (quelli che hanno negato al quartiere dogana di piazzare la loro madonnina) nella cerimonia di inaugurazione della statua di San Giovanni Paolo II, hanno per caso goduto anche di qualche finanziamento dal patrocinio del Comune e addirittura della Provincia di Reggio Calabria?

Sappiamo che l’acquisto della statua è frutto delle offerte spontanee raccolte tra i fedeli, ma per la sua collocazione si sono visti all’opera operai e ditte del Comune!
 

Il tavolo con tutte le autorità istituzionali ed ecclesiastiche
presenti alla cerimonia di inaugurazione della statua
della piazzetta di via Aldo Moro.
In questa mia esternazione pongo alcuni inquietanti quesiti, tuttavia, non mi aspetto alcuna risposta, soprattutto se in “politichese” o in qualche patetico tentativo di arrampicata su specchi scomodando ancora una volta Marx, Martin Lutero o Sant’Agostino! Sarebbe invece bene accetto un atto di coraggio: avere la forza di ammettere il diverso trattamento tra figli e figliastri e magari cercare di rimediare non con parole ma con fatti (€€€€)!!!.
Ci tengo infine a precisare che questa mia lettera non è a nome del Quartiere o dei Ragazzi della Dogana ma è frutto di una mia personalissima spontanea iniziativa.

IL FIGLIASTRO
Maurizio Mammì

2 commenti:

  1. Strano che si lamenta poi puntualmente è il primo a votarli..parlo non solo di questo caso ma anche di altri e sono passati neanche 6 mesi dalle elezioni..che strano paese roccella...

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    1. per rispondere all'amico anonimo, debbo precisare intanto che io non voto a Roccella, ma anche se votassi non cambierebbe l'argomentazione di questa risposta. Se io voto per una amministrazione (che nessuno può pensare che sia onnipotente ed infallibile) e questa opera a mio giudizio bene io ne parlo bene, se sempre a mio parere opera male ne parlo male! non è che faccio come i caproni solo perchè mi schiero da una parte la devo difendere a prescindere, per partito preso e non per una razionale valutazione dei fatti o dei comportamenti. Purtroppo, sono affetto da una brutta malattia, mi manca quel filtro talamico-cerebrale che serve per elaborare e filtrare i pensieri, succede che quello che penso dico! Anche quando sarebbe più “conveniente” stare zitti”.
      In campagna elettorale avevo letto alcune cose da parte dei candidati della lista opposta che ritenevo ingiuste e sbagliate e mi sono esposto scrivendo un post a favore di questa Amministrazione comunale perché pensavo è penso che in questi anni abbia amministrato bene contribuendo alla crescita della cittadina e ritenevo completamente sbagliata la strategia dell’opposizione puntata su attacchi personali anziché su un concreto programma politico tanto che i fatti hanno visto l’attuale Amministrazione bissare il successo elettorale. Il fatto che Roccella ti possa sembrare un paese "strano" sta invece nel fatto che in quella occasione fui subbissato di “mi piace”, commenti e quant’altro! Adesso scrivo qualcosa contro, denuncio uno spiacevole inconveniente……. E niente!....... il silenzio!! un solo commento anonimo per giunta. Ripeto, la grandezza di un uomo si misura nel coraggio di ammettere i propri errori, se non si ha questo coraggio forse è meglio tacere, non vorrei tuttavia, che questo silenzio sia la strategia politica in voga dei nostri giorni che è quella dell’obblio. La politica nazionale controlla giornali e televisioni per manipolare l’opinione pubblica a suo piacimento mettendo in risalto le poche cose positive e nascondendo le notizie scomode facendo leva sull’obblio l’incredibile velocità con cui la gente dimentica! Non parlarne per accelerare questo processo!
      IL FIGGHJIASTRO Maurizio Mammì

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