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Roccella in vetrina

venerdì 1 novembre 2013

Rifiuti, il pentito Schiavone: "Moriremo tutti di cancro!"

Questo blog si sta attivando ad attingere delle notizie e delle informazioni in merito al tasso di mortalità per tumore nella nostra zona. Purtroppo i dati che si possono reperire pubblicamente sono ferme al 2010 con una suddivisione a livello regionale. L'impressione ormai nell'opinione diffusa di tutti (nonostante non si hanno dati alla mano con numeri specifici) che in questi ultimi due anni Roccella Jonica ha subìto un aumento esponenziale ed inspiegabile di decessi per cancro.
 
Ed è proprio dei dati specifici in virtù della densità di popolazione (bisogna capire quanto è allarmante la sproporzione tra i poco più di 6000 abitanti di Roccella Jonica con la sua mortalità per cancro) e le spiegazioni di questo aumento incredibile di decessi in questi ultimi due anni, che questo blog sta cercando di reperire informazioni sperando nell'aiuto e nella collaborazione di chi ci legge ed è a conoscenza di dati, situazioni e fatti certi o provati, o anche presunti da poter studiare o denunciare.
 
Faccio appello anche ai familiari che sono stati colpite da queste disgrazie di segnalarmi la loro triste esperienza e, soprattutto, se nel corso della loro "Via Crucis" sono venuti a conoscenza di cose e fatti che possono  risalire a presunti "fatti scatenanti" di questa terribile strage innocente e silenziosa.
 
E già viene fuori fra l'opinione di molti roccellesi quella discarica di contrada Maria (Catarratti) sequestrata e chiusa nel 1998 dopo un decennio in cui sono stati confluiti ed incendiati rifiuti di ogni tipo. Catarratti era un precipizio dove venivano sversati tonnellate di rifiuti che andavano giù lungo il vallone che finiva in contrada Pogadi dove poi un torrente porta l'acqua lungo il torrente Zirgone e poi a mare.
 
Pubblico la grave testimonianza del pentito della Camorra Carmine Schiavone che proprio oggi è stata resa pubblica e che fa intendere che tutto il Sud Italia, come la Terra dei Fuochi della Campania, è stato interessato dal business del traffico dei rifiuti.
 
Grazie fin d'ora della collaborazione che ha lo scopo unico di aprire un spiraglio davanti a questo enorme muro di silenzio dietro al quale c'è un'infinita catena di lutti che segnano profondamente le nostre famiglie.

Fonte: http://www.ilsecoloxix.it/

Il pentito dei casalesi, Carmine Schiavone.
Un affare da 600-700 milioni di lire al mese, che ha devastato terre nelle quali, visti i veleni sotterrati, si poteva immaginare «che nel giro di vent’anni morissero tutti». Parole che mettono i brividi quelle pronunciate nel 1997 dal pentito dei casalesi Carmine Schiavone davanti alla Commissione ecomafie, in una audizione i cui verbali sono stati desecretati oggi.

La sentenza senza appello pronunciata dall’ex boss riguardava tanti centri del Casertano, «gli abitanti di paesi come Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e così via, avranno, forse, venti anni di vita».


Rifiuti radioattivi «dovrebbero trovarsi in un terreno sul quale oggi ci sono le bufale e su cui non cresce più erba», raccontava Schiavone. Fanghi nucleari, riferiva, arrivavano su camion provenienti dalla Germania. Nel business del traffico dei rifiuti, secondo il pentito, erano coinvolte diverse organizzazioni criminali - mafia, ‘ndrangheta e Sacra Corona Unita - tanto da fare ipotizzare che in diverse zone di Sicilia, Calabria e Puglia, quelle cosche abbiano agito come il clan dei Casalesi. Ma i veleni non venivano nascosti solo in provincia di Caserta: rifiuti tossici, a suo dire, sono stati interrati lungo tutto il litorale Domitio e sversati anche nel lago di Lucrino, specchio d’acqua che si trova nell’area flegrea, in provincia di Napoli.

Il collaboratore di giustizia si soffermò sulle modalità di smaltimento. «Avevamo creato un sistema di tipo militare, con ragazzi incensurati muniti di regolare porto d’armi che giravano in macchina. Avevamo divise e palette dei carabinieri, della finanza e della polizia. Ognuno aveva un suo reparto prestabilito».

«Si tratta della prima volta che la presidenza della Camera - senza che questo sia richiesto dalla magistratura - decide di rendere pubblico un documento formato da Commissioni di inchiesta che in passato lo avevano classificato come segreto», sottolinea la presidente della Camera, Laura Boldrini. «Lo dovevamo in primo luogo ai cittadini delle zone della Campania devastate da una catastrofe ambientale cosciente e premeditata: cittadini che oggi hanno tutto il diritto di conoscere quali crimini siano stati commessi ai loro danni per poter esigere la riparazione possibile».

1 commento:

  1. Caro Nicola,
    ancora una volta complimenti, per aver affrontato un argomento, di cui si è sempre parlato, senza approfondire.
    E mi riferisco all'incidenza di malattie tumorali, con percentuali inusuali in una piccola comunità, soprattutto in persone nate tra il 1945 ed il 1950.
    Ho sempre pensato che la causa non potesse che avere origini comuni, ed andasse cercata nella qualità di elementi, quali aria e acqua.
    Occorrerebbe fare una ricerca sui registri di morte, ma se la causa era quella da te segnalata, ormai rimossa, sarebbe esercizio inutile, purtroppo.
    Sicuramente più importante un approfondimento sulle condizioni attuali di quel sito e delle sue propaggini, se sussistono situazioni inquinanti su cui intervenire.
    Così come occore la massima attenzione sull'attualità, e penso a quell'enorme ricevitore, credo telefonico, piazzato in stazione ferroviaria, che disturba la vista e, spero, solo,quella.
    Un caro saluto
    Carlo Maria Muscolo

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