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Roccella in vetrina
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martedì 29 ottobre 2013
LA STRAGE CONTINUA: ROCCELLA PERDE IL BRIGADIERE GIROLAMO GENZONE
Ancora una vittima silenziosa, e sono cinque nel giro di poco più di un mese. Una strage inesorabile, che è un'assoluta emergenza per il nostro paese di meno di 6 mila abitanti, di cui nessuno ne parla perché si tratta di verità scomode, incredibili e dolorose e a nessuno conviene sollevare il problema. Roccella a livello di morti per tumore, in proporzione al suo numero di abitanti, è ai livelli di Taranto e della Campania (Terra dei fuochi) avvelenata la prima dagli scarichi fumari dell'ILVA e la seconda dai rifiuti tossici sommersi dalla Camorra.
Roccella avvelenata da cosa???
Esprimiamo a tutti i familiari della famiglia del Brigadiere Gerolamo Genzone le nostre più sentite condoglianze. Un uomo forte il brigadiere Genzone, che si è distinto nell'Arma dei Carabinieri per il suo alto senso del dovere, per lealtà, rigore morale e spirito di dedizione.
Da dieci anni lotta con il suo male e per un certo periodo è sembrato proprio che il miracolo si fosse avverato con una apparente quanto sperata guarigione.
Molto devoto alla SS. Madonna delle Grazie, il brigadiere Genzone non si è mai risparmiato. Nonostante il pre-pensionamento dall'Arma proprio a causa della malattia, non è mai rimasto con le mani in mano, lavorando in quella che era la sua passione verso la natura e la campagna con i suoi frutti. Una persona davvero esemplare per l'amore che ha sempre sprigionato e rivolto alla sua famiglia e il rispetto verso tutti i suoi amici e concittadini.
Che il Signore lo accolga fra le sue braccia ed aiuti la famiglia a consolarsi per la sua prematura scomparsa.
Bravo Nicola problema molto serio ed importante, che ne dici di fornire dei dati "ufficiali" e sopratutto fornire i dati anche dei comuni vicini? Sarebbe interessante per una volta parlare su dati certi e non sul "sentito dire"!..faresti un servizio molto importante alla Comunità.
RispondiEliminaUn problema che abbiamo portato più di una volta all'attenzione pubblica e al comune... Ma tutto va bene, non c'è nulla di anormale a Roccella! Il male del secolo imperversa eppure nessuno del comune ha mai mosso il culo per fare qualche ricerca su tale problema! Meglio spendere quasi 200.000 euro per un festival jazz, piuttosto che utilizzarli per il bene della collettività!
RispondiEliminaIo non so con quale coraggio si "infilano" argomentazioni fuori luogo, la cui attinenza al tema è del tutto dubbia e sicuramente marginale, in un encomio funebre. Inviterei a leggere gli altri commenti (sicuramente più delicati, sensati, colti, sensibili e attinenti al tema), sperando possano fornire lo spunto per eventuali futuri interventi.
EliminaCi vuole seriamente coraggio e faccia tosta.
Ciao Brigadiere, ti ricorderemo sempre!
Argomentazioni fuori luogo o scomode? Il mio intervento non toglie nulla a quello già detto da Nicola, è solo un punto di riflessione al quale bisogna dare parecchia importanza. Quanti compaesani ci stanno lasciando? Vogliamo continuare a subire in silenzio? Oppure cerchiamo di cambiare le carte in tavola... Oggi i nostri amici, domani noi... Anche gli anonimi sono soggetti a malattie! E' per quanto il discorso possa sembrare fuori luogo, questa è la realtà dei fatti! Stringersi al cordoglio non basta, servono atti concreti per rendere "giustizia" a queste morti gratuite, e in qualche modo dobbiamo trovare risposte. Non credete?
EliminaLa perspicacia non deve essere il punto forte, quindi espongo con maggior chiarezza: ritengo aberrante rivangare, per l'ennesima volta e anche fuori contesto, il Festival Jazz. Non che esso non meriti di essere discusso, intendiamoci, ma reputo semplicemente tendenzioso e fuori luogo infilare un'argomentazione così distante dal tema in un encomio funebre. Tanto più che da parte Sua non si legge altro: qualunque sia l'argomento di discussione, Lei trova il modo di nominare il Festival Jazz. Il mio invito, per concludere, è di trattare i singoli argomenti nelle dovute sedi (in questo caso, nei dovuti post!), ecco il perchè del mio invito a prendere spunto dagli altri post: non credo che gli altri "commentatori" non abbiano nulla da dire sui problemi di Roccella ma, in questa sede (in questo post), hanno trattato l'argomento specifico.
EliminaCordiali saluti, Antonio Coluccio.
P.s. Non sono un "commentatore" abituale nè tanto pratico di questi procedimenti, quindi ho omesso di firmare il precedente commento solo per dimenticanza.
Ottima considerazione Nicola,mi complimento per l'acume e la lungimiranza nel cogliere e rendere noto un problema che ha ormai oltrepassato la soglia del ragionevole dubbio ed è entrato purtroppo nella fase del puro caso clinico. E' chiaro ormai che non si possa più parlare di gelida statistica ma si tratta di stabilire quali connessioni esistano tra patologia ,territorio e fattori ambientali.
RispondiEliminaMi "conforta" l'interesse da te dimostrato,mi atterrisce la mancanza di uno studio rigoroso da parte degli organi (sanitari,provinciali,regionali) preposti allo scopo.
La natura non uccide l uomo e' l uomo che uccide l uomo..azzarderei a dire che siamo impestati dall acqua che cuciniamo all acqua del mare e chissa' quanti rifiuti tossici sono a largo delle nostre coste e si mischiano nell acqua contaminamdo anche l aria che respiriamo..ogni famiglia a roccella ha o ha avuto1 o piu casi di tumore e allora perche' non ci si ribella e in ricordo delle sofferenze dei famigliari e delle vittime di questo silenzioso assassino si effettuino analisi su tutto il territorio..non capisco come si faccia a ragionare con la frase "moriru ca era destinu"▪
RispondiEliminaGerolamo una bravissima persona, lo ricorderemo sempre con quel sorriso in bocca, educato, rispettoso, aveva affrontato a testa alta questo brutto male come un vero militare, pronto a sconfiggere il nemico, ma purtroppo questo nemico del secolo non guarda in faccia nessuno. Ci stringiamo al grandissimo dolore della sua famiglia, riposa in pace carissimo Brigadiere.
RispondiEliminaGiuseppe Milano