Sono giunti nella tarda serata di ieri (13 settembre) nel porto di Roccella Ionica, a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera, i 171 migranti soccorsi a largo della costa calabrese. '
Tutti siriani, 44 donne, 63 uomini, 64 bambini di cui 34 maschietti e 30 femminucce e due donne in stato di gravidanza. Il loro viaggio in mare, che si e' caratterizzato per le pessime condizioni atmosferiche e' durato circa dieci giorni con il cambio, a quante pare, di tre natanti, sembra che per affrontare il viaggio gli stessi abbiano dovuto sborsare circa tre-quattro mila dollari a persona.
"Le operazioni di soccorso, rese difficili dalle condizioni meteomarine, erano iniziate nel pomeriggio quando la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma era stata contattata piu' volte dagli stessi migranti - tramite telefoni satellitari - che dichiaravano di essere su un barcone in avaria'', rilevano alla Guardia Costiera.
"Le operazioni di soccorso, rese difficili dalle condizioni meteomarine, erano iniziate nel pomeriggio quando la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma era stata contattata piu' volte dagli stessi migranti - tramite telefoni satellitari - che dichiaravano di essere su un barcone in avaria'', rilevano alla Guardia Costiera.
Caro Nicola ti sarai domandato ultimamente come mai sono aumentati gli sbarchi, facile da rispondere per chi ancora non lo sapesse ( a parte i problemi del loro paese d'origine ) già dalla partenza sanno che ( solo in ITALIA ) i nostri politici gli garantiscono soldi vitto e alloggio pultroppo a spese nostre perchè noi non siamo nessuno, invece gli immigrati fanno entrare parecchi soldi nelle casse dei comuni, e penso che i politici roccellesi ( se così si possono definire per come hanno ridotto in miseria il paese aumentando la povertà del 100% tranne le loro povere tasche ) ne approfittno volutamente fregandosene dei loro cittadini che possono morire di fame.
RispondiEliminaNaturalmente questo e il mio pensiero se cosi si può definire,
un saluto a te e a tutti i roccellesi non politici.