Pagine

Pagine

Pagine

Roccella in vetrina

venerdì 9 agosto 2013

“‘A casa sutta all’ortu”: prima l’apprensione, poi le emozioni e gli applausi fino all’apoteosi.

Teatro al Castello pieno si prevedeva e Teatro al Castello strapieno è stato! La “prima” a Roccella della commedia scritta e diretta da Pino Carella “A casa sutta all’ortu” è stata un successo oltre ogni limite.

Rarissime volte si è visto un Anfiteatro cosi gremito applaudire gioioso e soddisfatto al termine di uno spettacolo. Ed ovazione è stata per il capolavoro dell’ATRJ, eseguito in maniera impeccabile dall’affiatata Compagnia composta da veri e propri professionisti della commedia popolare calabrese. Anche i cameraman e i fotografi, a fine spettacolo, si sono fermati per unirsi al lunghissimo applauso tributato per le tantissime emozioni che in un’ora e mezza gli oltre mille e cinquecento persone hanno vissuto.

La serata, comunque, non era iniziata sotto un buon segno: un mixer e una cassa acustica non hanno voluto a che sapere di funzionare. I tecnici si sono attivati immediatamente a procurare una nuova strumentazione che si è reperita dopo alcune peripezie. Nella compagnia, che sentiva profondamente la serata di Roccella Jonica per via del “gioco in casa”, è fermentato un po’ di nervosismo; ma una volta risolto il problema tecnico (i tecnici sono proprio all’altezza della bravura della Compagnia!), col pubblico che non si è accorto di nulla, la concentrazione è ritornata alta.

Ed a rendere la serata ancora più magica anche un piacevole venticello di tramontana, che dopo l’afosa giornata trascorsa, è un ulteriore toccasana per il pubblico, che ride a più non posso con gli esilaranti duetti tra Lisuccia (l’immensa Teresa Lombardo) e Maria (la vera protagonista Marta Placanica), i simpatici intermezzi dei “birbantelli” Linuccia (Alexandra Carella) e Nicolino (Niccolò Ursino) e accoglie con un’ovazione l’entrata in scena di Toto e della zia Tara (Nicola Capocasale e Maria Ammendolia); poi l’attenzione diventa più profonda via via che la trama si snocciola e vengono a capo i sentimenti misti agli “interessi”, fino a quello che è il vero e proprio scossone di tutta la commedia: quell’appellativo cosi forte e spregevole urlato da Francisco (Enzo Marcellino) nei confronti della sorella Maria che lascia impietrito tutto il Teatro al Castello!!!
E da lì tutto precipita, in quell’ultimo atto ch’è un vero e proprio susseguirsi di emozioni che fanno della commedia diventare una vera e infinita storia d’amore che tocca il cuore di tutti.

Non credo in alcun modo di esagerare nel dire che se con la scomparsa di Edoardo e Peppino de Filippo si sono persi i migliori comici e drammaturghi della commedia italiana, con Pino Carella e l’ATRJ la Calabria li ha ritrovati, e con quest’ultimo capolavoro, dopo la già consistente e pluripremiata”‘A Ruga vecchia” di due anni fa, sicuramente vedremo decollare questa Compagnia Teatrale verso gli alti onori che merita e che gli tributerà ancora il pubblico, dopo quella ch’è stata una indimenticabile serata per tutti i roccellesi.

Le foto sono state scattate da Domenico Scali.

Un bell'articolo sulla commedia è stato scritto da Ernesta Adele Marando sul sito radiocivetta. Per chi volesse leggerlo ecco il link http://www.radiocivetta.eu/archivio-mainmenu-44/1149-a-casa-sutta-all-ortu-commedia-in-tre-tempi-di-pino-carella-a-roccella-ionica-la-prima-ieri-sera 

Nessun commento:

Posta un commento