Qualche giorno fa abbiamo registrato le dimissioni del prof. Pino Alvaro dalle file della maggioranza del governo cittadino.
Giuseppe Alvaro non era un semplice consigliere comunale, non era uno di quelli che si mette in lista perchè ha la famiglia larga e riesce a concentrare molti voti, nè un medico che "obbliga" i suoi pazienti a votarlo. Giuseppe Alvaro ha ottenuto nelle elezioni amministrative del 2009 settantuno voti, tutti personali e di stima, e nonostante sia stato l'ultimo degli eletti è stato chiamato a ricoprire il ruolo di capogruppo della lista vincitrice delle elezioni, in poche parole era il primo garante/difensore delle attività, delle decisioni che la maggioranza portava in Consiglio Comunale.
Per questo motivo le sue dimissioni suonano come un gravissimo campanello d'allarme e soprattutto le sue motivazioni sono una chiara denuncia di assenza di democrazia e trasparenza (per non dire partecipazione, visto che questa parola non esiste nel "loro" vocabolario) all'interno dei "dirigenti" dell'assise municipale.
E rieccole le motivazioni di Alvaro:
Non riuscendo a svolgere il mio mandato consiliare con la dovuta cura e partecipazione, nè tantomeno la mia funzione di Capogruppo, perché impedito dal mancato coinvolgimento sulle decisioni che l’Amministrazione Comunale assume, non intendo più far parte della maggioranza, nella quale non si riconosco più.
Questo blog l'ha trito e ritrito milioni di volte la drammaticità esistente in questa maggioranza politica di Roccella in cui le decisioni, quelle che più pesano, sono prese da pochissime persone "fiduciarie", ed ho sempre messo in dubbio la trasparenza e l'informazione su "i progetti vivi" del paese, sottolineando che da 13 anni a questa parte "quelli che più contano" pensano e progettano tutt'altro che per il bene comune.
Queste mie convinzioni, oggi confermate dalle dimissioni di Alvaro, sono maggiormente aggravate dal dubbio su cosa ancora si nasconde di cosi impronunciabile e segreto da parte di chi sta manipolando la "cosa pubblica", che di pubblico non ha un bel niente.
Tralasciando il vergognoso conflitto di interessi esistente fra amministrazione/jazz/società di gestione del porto pongo un'altro gravissimo problema... Perchè nessuno ci parla più della gestione del Porto delle Grazie: perchè mai il Comune, che ha sostenuto le cause giudiziarie contro la società concorrente, e che oggi quella causa l'ha vinta dopo sette lunghi anni di completo abbandono della struttura portuale, non fa l'assegnazione della gestione alla Società "Porto delle Grazie"???
Perchè la fretta dell'assegnazione alla "Porto delle Grazie" c'era solo quando ancora non si era pronunciato il Consiglio di Stato?
Cosa si nasconde dietro i 5 milioni di euro di finanziamenti per la ristrutturazione di un Porto che ad oggi - e sono passati 14 anni dalla consegna dei lavori - non ha fruttato un solo posto di lavoro se non quello del bar/ristorante?
Il problema è davvero drammatico perchè, giudicate voi, chi fra i consiglieri rimasti è COINVOLTO SULLE DECISIONI CHE L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE ASSUME?
Gabriele Alvaro?
Domenico Bombardieri?
Bruna Falcone?
Cesare Fragomeni?
Gerardo Macrì?
Francesco Ursino?
Pasquale Vozzo?
E' naturale che i Consigli comunali scivolano via lisci come l'olio se mai vengono toccati i veri problemi del paese, quelli della trasparenza dei finanziamenti pubblici alle infrastutture del paese!
L'ho sempre detto e scritto che insieme alla Commissione d'Accesso nella nostra Pubblica Amministrazione dovrebbe far visita la Guardia di Finanza!!!
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