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Roccella in vetrina

sabato 25 agosto 2012

VINCENZO MINICI MINACCIA D'INCATENARSI DI NUOVO; E SE LO DICE, LO FA!

La notizia oggi è apparsa su tutti e tre i quotidiani calabresi che hanno dato spazio al ripetersi di questa eclatante protesta di Vincenzo (Ninni) Minici, annunciata per Lunedì 27 Agosto alle ore 9,30 nei pressi della Stazione dei Carabinieri di Roccella Jonica. I quotidiani per ragioni di spazio non l'hanno potuto fare. Questo blog pubblica integralmente la lettera - esposto scritta da Minici ed inviata a tutti gli Enti preposti e agli organi di stampa.
L'oggetto della vicenda contestata è sempre lo stesso: il suo trasferimento dal Liceo Scientifico "Mazzone" all'Istituto Comprensivo di Roccella.


Ma ecco l'esposto scritto di pugno da Vincenzo Minici:

Al Comandante la Stazione dei Carabinieri di – ROCCELLA IONICA
Ill.mo Sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di – LOCRI
Ill.mo Sig. Procuratore Generale della Repubblica presso il Tribunale della Corte di Appello di – R C
Sua Ecc. il Prefetto di – REGGIO CALABRIA
Sen. Maurizio Gasparri – ROMA
Al Presidente della Regione Calabria On. Giuseppe Scopelliti – CATANZARO
Al Presidente della Provincia di Reggio Calabria On. Giuseppe Raffa – REGGIO CALABRIA
A tutti gli Organi di Stampa – LORO SEDI


Oggetto : Manifestazione di protesta per gravi abusi e violazioni di legge perpetrati ai miei danni dall’Ufficio Scolastico Regionale di Reggio Calabria, con incatenamento presso la locale Stazione dei Carabinieri di Roccella Ionica. – Lunedì 27 Agosto 2012 0re 9,30.

ESISTE LA GIUSTIZIA?



La Giustizia secondo molti dovrebbe essere rappresentata da una bilancia, per indicare i due estremi : accusa ed imputato.

I due estremi sono sostenuti da una forza sovrana e neutrale, la quale deve sorreggere entrambi i lati equamente. Questi dovranno essere valutati, ascoltati e giudicati parimente, con stessi diritti e stessi doveri: due parti perfettamente uguali.

La dea bendata che sorregge con una mano la bilancia e con l’altra la spada, deve essere vigile ed attenta che i due lembi della bilancia siano perfettamente in equilibrio, e non lasciare al caso il loro disequilibrio, ma ad una corretta valutazione. Guai invece se fosse Ella stessa a rendere le due parti ineguali, chiudendo gli occhi di fronte alle Ingiustizie!

L’altra mano, che sorregge la spada, simboleggia la sicurezza di un sentimento materno, giusta con tutti i suoi figli e punitiva verso coloro che sbagliano.

Dopo questa doverosa e necessaria premessa, espongo quanto appresso :

E’ da circa un anno che cerco, in tutti i modi consenti dalla legge, di evidenziare gravi abusi perpetrati dall’ Ufficio Scolastico Regionale di Reggio Calabria e dal Dirigente Scolastico pro-tempore dell’Istituto Istruzione Superiore “P. Mazzone” di Roccella Ionica ai miei danni.

Non mi dilungo più di tanto per ripetere una storia trita e ritrita ( cioè: IL MIO TRASFERIMENTO PRESSO ALTRA SCUOLA DAL 01/09/2011, CON UN CONTRATTO DI COCOCO IN ESSESERE CON L’ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “P.MAZZONE” MAI RESCISSO E A SCADENZA IL 31.12.2011 E SENZA MAI SOLUZIONE DI CONTINUITA’ DA BEN 14 ANNI).

Tale trasferimento è stato imposto dal precedente coordinatore dell’Ufficio IX di Reggio Calabria Dott. Vincenzo Geria coadiuvato dal responsabile del personale della scuola Sig. Cosimo Sofo ufficio IV di RC.

Tale contratto imposto sotto minaccia è stato subito da me impugnato e contestato in tutte le sedi competenti, ma purtroppo a tutt’oggi nessun evento di rilievo si è verificato, se non il palleggiamento per la responsabilità decisionale, con costi non soltanto diretti (il pagamento delle parcelle degli avvocati, ma anche indiretti, derivanti dai tempi troppo lunghi per decidere).

A tutt’oggi non risulta ancora adempiuta la mia richiesta di REINTEGRO NELLA MIA SEDE DI TITOLARITA’ ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “P. MAZZONE DI ROCCELLA IONICA, nonostante abbia evidenziato più volte le violazioni di legge da me patite.

Infatti il D.M. del 29.luglio 2011 l’art.4 cosi recita: “Nelle istituzioni scolastiche ove vi siano in servizio sogetti impegnati in attività socialmente utili, riconducibili in parte a funzioni di assistente amministrativo o di assistente tecnico, destinatari degli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa di cui ai decreti interministeriali 20 aprile 2001, n. 66 e 20 ottobre 2006, dalla dotazione organica risultante dall’applicazione delle tabelle di cui art. 1, comma 4, deve essere accantonato un numero di posti corrispondente al cinquanta per cento degli stessi soggetti impegnati nelle attività socialmente utili, presente nell’istituzione scolastica.”

Altra violazione di legge è la mancata osservanza di codesto ufficio della L. 104/92 di cui io sono beneficiario per assistenza a genitore disabile. Infatti l’art. 2103 prevede, fra l’altro che il lavoratore non possa essere trasferito da un’unità produttiva all’altra anche nell’ambito della stesso comune senza comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive ( a tal proposito il Dirigente Scolastico pro-tempore, con atto inviato presso codesto ufficio scolastico prot. 5959 del 20/08/2011,segnalava l’indispensabilita delle due unità di cococo, Vincenzo Minici e Pina Agostino presso l’Istituto Istruzione Superiore “P. Mazzone) . Il comma 5 dell’art. 33 aggiunge a questa condizione, oltre alle ragioni appena illustrate, anche il consenso da parte dell’interessato. Ogni fatto contrario è nullo.

Dulcis in fundo, su mio esposto del 31.08.2011 per questa incresciosa situazione, ad Direttore Generale del MIUR – Roma, Dott. Marco Filisetti, questi così rispondeva : “ Il titolare di un contratto di cococo non è un lavoratore dipendente ed il suo rapporto di lavoro non è definito dal CCNL scuola, ma dallo stesso contratto di collaborazione, pertanto il richiamo ad istituti contrattuali riferiti al citato CCNL appaiono impropri.

Ne segue altresì che il Collaboratore Coordinato non riveste una qualifica/profilo professionale definiti da detto CCNL.

L’accantonamento dei posti dell’organico di diritto, per quanto compete a questa D.G., è finalizzata alla sola determinazione dell’ammontare delle risorse finanziarie da assegnare all’istituzione scolastica”.

Ne è stato dato seguito alla nota della Dott.ssa Sabrina Bono – GABINETTO MIUR ROMA – con la quale dava disposizione all’USR di Reggio Calabria di adempiere alle mie note lamentate.

Per questo ho deciso, a distanza di un anno esatto (senza ad oggi nessun positivo riscontro) e prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, a manifestare nuovamente avanti l’Autorità Giudiziaria, convocando gli Organi d’informazione e attraverso l’unico mezzo democratico e civile che ho, di incatenarmi nei pressi della locale Stazione dei Carabinieri di Roccella Ionica e di levare alta la mia protesta attraverso le file della Stampa e della Televisione, non per fare bella mostra di un caso (forse ritenuto personale) bensì per squotere e guadagnare l’opinione pubblica, per risvegliare e mettere sull’allarmi tutti i cittadini che esprimono liberamente in una società moderna e democratica il loro pensiero.

L’uomo, sviluppa e perfeziona la sua naturale condizione socievole nello Stato.

Poiché solo nello Stato le condizioni fondamentali della vita sociale possono trovare la loro migliore soddisfazione.

E’ compito quindi dello stato essere garante e propulsore del progresso umano, infatti frenando le deviazioni arbitrarie, è capace di attuare le condizioni collettive del progresso stesso.

Se lo Stato deve punire e costringere quando la Giustizia sia violata, deve anche persuadere ed educare perché la Giustizia sia amata e spontaneamente attuata.

Se tutto ciò non sviluppa un fondamento etico credibile, allora si guarderà allo Stato come ad un meccanismo opprimente che bisognerà sopportare come un male necessario.

A tutto ciò sovra esposto, si chiede:
- Quali iniziative si intendano assumere o siano state già assunte in ordine ai fatti ampiamente illustrati e più volte denunciati;
- Per conoscere altresì, quali accertamenti di responsabilità siano stati fatti e continuamente resi noti alle Procure e al Presidente del Tribunale di Locri;
- Al Sen. Gasparri, quale rappresentante di un partito che appoggia il Governo, viene chiesta Interrogazione Parlamentare per tutelare i cittadini che liberamente lo hanno eletto, di verificare che non vi sia stata qualche deviazione di potere.

Roccella Ionica 24.08.2012
Vincenzo Minici

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