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In migliaia hanno partecipato, ieri, a Delianuova, al funerale di Giuseppe Antonio Strano, il commerciante ucciso sabato sera nel corso di una rapina nel suo supermercato. ”Delianuova – ha detto il parroco don Bruno Cocolo nella sua omelia – come anche altri centri della Piana, e’ piegata: il male esiste, Peppe lo ha sperimentato sulla sua pelle, e rischia di rompere gli argini e trascinarci tutti. Ma noi dobbiamo essere piu’ forti del male e vincerlo, come Gesu’: dobbiamo essere noi i primi a rialzare la testa perche’ dentro di noi ci sono le energie per farlo”. Nella chiesa dell’Assunta, alla presenza del sindaco di Delianuova Rocco Corigliano, che per oggi ha proclamato il lutto cittadino, e di Marco Cascarano, sindaco di Cinquefrondi, paese d’origine dei tre giovani rapinatori, uno dei quali, Luigi Napoli, e’ rimasto ucciso nell’assalto al supermercato, il parroco ha sostenuto che quello della Piana di Gioia Tauro e’ un ‘‘territorio abbandonato, spesso preso in giro. Tutti sono pronti a fare promesse ma mai a mantenerle. Anche la chiesa deve interrogarsi. Presto avremo il nuovo vescovo, venga sapendo che qui c’e’ da lavorare e da rimboccarsi le maniche”. Quindi ha rivolto un invito ai padri a non accondiscendere a tutto sostenendo che ”spesso i bar, le strade, se non addirittura le famiglie, diventano sedi dove si insegnano disvalori. Molti giovani a Delianuova girano con la pistola. Non intendo criminalizzare il nostro paese ma parlo per prevenire mali piu’ gravi. E’ ora di non difendere i figli a tutti costi. Il male si condanna e si isola”.
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