Da Wikipedia “l’enciclopedia libera” si legge del prof. Pedullà: “Giornalista professionista, critico letterario e musicologo, ha diretto numerose riviste ed ha collaborato con numerose testate quali L'Avanti, Il Mattino, Il Messaggero ed Italia Oggi. In seguito entrò nella RAI, della quale fu consigliere d'amministrazione dal 1975 al 1992 e presidente per un breve periodo (19 febbraio 1992 - 13 luglio 1993). Attualmente dirige due riviste di letteratura: Il Caffè Illustrato e L'Illuminista. Dopo una lunga vicinanza al PSI, nel 2008 ha aderito al ricostituito Partito Socialista[1].
“Giro di vita” Autobiografia di un intellettuale, è solo l’ultima pubblicazione del prof. Pedullà dopo circa un’altra trentina di opere letterarie e una cinquantina di saggi
Un momento di grande interesse culturale e prestigio per il nostro paese accogliere l’illuminista sidernese, giunto nel suo paese per presenziare la cerimonia del centenario della nascita di suo fratello, Gesumino Pedullà, partigiano, morto a 32 anni per rincorrere i suoi ideali contro il fascismo.
Il Comune di Siderno, in onore a Gesumino Pedullà, ha intitolato la scuola media e scoperto un suo mezzobusto.
L’amministrazione comunale di Roccella ha colto l’occasione della presenza del prof. Walter Pedullà nella sua città di Siderno per invitarlo alla presentazione del suo libro qui da noi.
Peccato che la strumentalizzazione politica di cui sono maestri i nostri amministratori rovina questi eccezionali momenti di crescita culturale.
L’incontro, infatti, invece di incentrarsi sui contenuti del libro è stato un continuo (e noioso) susseguirsi di scambi di complimenti, attestazioni di stima e di sentimenti di amicizia tra il vicesindaco (e chi per lui) e l’autore del libro, fra l’altro grandi amici di partito!!!
In autunno il prof. Pedullà, con un articolo di grande effetto, era intervenuto nel dibattito apertosi sul quotidiano “CalabriaOra” in difesa del Festival Jazz dell’amico Zito inseguito al “piagnisteo” per la mancanza di nuovi stanziamenti assistenzialistici da parte degli Enti.
Il sospetto di aver organizzato la presentazione del libro per ringraziare e sdebitarsi di quel bel gesto del prof. Pedullà aleggia fra chi segue le vicissitudini della politica locale e conosce la stoffa di cui è fatto il carismatico vicesindaco.
Ma non avrei mai scritto nulla della strumentalizzazione del libro se non fossi venuto a conoscenza che buona parte del pubblico presente al Convento dei Minimi in quella occasione era composto da amici, parenti e supporter di Zito chiamati telefonicamente uno per uno ed invitati (“pregati” con insistenza!) ad essere presenti alla serata per poter “fare numero” per non sfigurare davanti all’amico luminare con una enorme sala vuota.
Davvero un grande peccato che un’occasione cosi importante venga trasformata in una farsa piena di figuranti.
Purtroppo dal fondo in cui siamo caduti, finché ci saranno questi personaggi, non ci si tira su!
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