Cari amici roccellesi, lo sapete che siamo alla vigilia della seconda e, forse, decisiva udienza del Consiglio di Stato chiamato a decidere sulla gestione del Porto delle Grazie? Il 7 Febbraio prossimo gli avvocati delle Società “Porto delle Grazie” e “Nautic Service & associate” discuteranno davanti al giudice sulle loro offerte e ragioni, rigiocandosi le carte che sono un copione di una telenovelas che va avanti ormai da 7 anni.
Ecco, cari amici roccellesi, quanto noi contiamo per i nostri amministratori; tanto da non essere tenuti a sapere nulla, i cittadini devono sapere solo quello che vogliono loro e quando vogliono loro. Le ultime informazioni che ci hanno dato sulla gestione del porto risalgono al marzo del 2010 quando sindaco e vicesindaco dal Convento dei Minimi spifferavano il Decreto del Ministero dei Trasporti con l’assegnazione della gestione del Porto alla soc. “Porto delle Grazie”: “Oggi è una data storica – riferiva il sindaco – che pone fine a una vicenda complicata da questioni burocratiche e ricorsi…” Al suo fianco a rinforzare la dose ci pensava il “senatour”: “La partita “porto” è chiusa e ha dato vittoria a quanti hanno sempre ritenuto che nella società di gestione fosse necessaria anche la presenza del Comune di Roccella e non fosse affidata solo a privati”.
Bene, sono passati quasi due anni da quegli annunci (simili peraltro a quelli sbandierati per lo sblocco dei lavori dell’altra vergogna di Roccella chiamata “bretella alla 106”) e questa benedetta gestione non è mai partita. Chissà perché? Chissà come mai? Perché non ci mettono al corrente delle congetture che sono causa di questo nuovo capitolo che si concluderà il 7 febbraio prossimo? (Nella riserva che non se ne aprirà un altro…)
Nessuna informazione da parte “loro” che dopo quel Decreto del Ministero si sono trincerati nel silenzio, senza mai dirci che le ditte ricorrenti, convinte di avere in mano l’offerta più vantaggiosa per la gestione del Porto, hanno fatto nuovamente ricorso al TAR di Reggio Calabria e che questi, con sentenza 170 /2011 (8 e 19 aprile 2011), ha annullato la decisione del Ministero e rimesso l’affare al Comune di Roccella Ionica, autorità competente a provvedere (considerato che qualche anno fa il nostro porto è stato declassato da importanza regionale a distrettuale). Ho dimenticato di dire che, nell’attesa della decisione del Tar, si è cercato di consumare, all’interno della Giunta Comunale, un bluff con la decisione di sollecitare il tecnico comunale di affrettare la consegna della gestione del Porto alla società “Porto delle Grazie” nonostante il ricorso al TAR in itinere. Ma il nostro tecnico non è caduto nella trappola…!
Con “la proprietà” in mano al Comune si è creata l’impossibilità da parte dello stesso di effettuare l’assegnazione della gestione poiché è parte interessata nella soc. “Porto delle Grazie”, quindi si è incorsi nella necessità che un organo super parties “studiasse il caso” per trarre una decisione. Nel mentre il Comune di Roccella preferiva rivolgersi al Consiglio di Stato (che in passato già lo aveva “accontentato”) invece che al SUAP (Stazione Unica Appaltante), e nell’attesa del giudizio del 7 febbraio del Consiglio di Stato, in questo tempo a gestire il Porto è stato con serietà contabile ma inefficacia promozionale/turistico/occupazionale, direttamente il Comune di Roccella.
Chi pende dalla bocca del “patron” di tutta questa operazione, ossia Sisinio Zito che ha fatto del porto il bello e il cattivo tempo già dalla sua progettualità e che oggi continua a vivere politicamente solo grazie alla mancanza nel nostro paese di alternative valide, è convinto di essere, oggi, alla stretta finale della lunga “via crucis” (ricordiamo che il Porto di Roccella è stato consegnato nel lontano 1998), considerato pure che gli avvocati per conto della soc. “Porto delle grazie” non mancheranno di porre sul tavolo del giudice l’istruttoria dell’operazione “Oro nero” di cui è imputata la ditta Camastra Petroli, socio della società concorrente “Nautic Service & associati”.
Bene, dunque, prepariamoci ad accogliere nel nostro porto “Italia Navigando” la società che in ogni porto ha messo mano ha combinato sfracelli, portando sempre i bilanci in negativo; prepariamoci ad accogliere una seconda “Associazione Culturale Jonica” ossia un pacchetto di finti professionisti e tecnici che arrivano da Roma a propinarci la loro professionalità e risucchiare le striminzite risorse (pubbliche e non private visto che ad ormeggiare nel nostro porto sono sempre meno imbarcazioni, e l’insabbiamento che si forma costantemente davanti all’ingresso del porto è solo una delle cause che non invogliano i navigatori del mediterraneo a sostare a Roccella…), mentre chi ha ricevuto la promessa di un posto di lavoro al porto sotto campagna elettorale può iniziare a sperare…(alla faccia della competenza e della professione alle attività portuali e soprattutto alla faccia degli LPU e LSU).
Da queste pagine cercherò di seguire l’andamento della situazione e invito chi mi segue, dagli organi interessati ai cittadini, di divulgare le informazioni e gli sviluppi di quello che finora è stata una delle più annose strutture non valorizzate, dove si sono gettati fiumi di soldi pubblici senza un reale riscontro economico per la collettività del nostro territorio.
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RispondiEliminaPurtroppo non posso pubblicare il messaggio dell'anonimo visti i termini un po' "forti" usati per sindaco e vicesindaco. Accolgo il tuo consiglio di andare a mangiarmi la pizza al porto ma purtroppo non è nella mia indole "lasciare stare" le problematiche del mio paese; anzi chiedo pure a te di contribuire non lasciandosi più abbindolare dai comizi e dalle belle parole che è bravo a spifferare il vicesindaco; pensare, invece, che per lui abbindolare la gente attraverso i suoi comizi è sempre stato il suo mestiere, redditizio per lui ma non certo per la nostra comunità. A presto!!!
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