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Roccella in vetrina

venerdì 26 novembre 2010

STIAMO PERDENDO L'ULTIMO TRENO!


Eppure i giornali li leggo, consulto pure, seppur raramente, i blog telematici, guardo i telegiornali locali, ma la notizia che da' il colpo di grazia alla locride in merito ai collegamenti ferroviari diretti con il nord mi viene comunicata dall'amico Giovanni Certomà che, consultando l'orario che entrerà in vigore dal 12 dicembre prossimo, ha notato la cancellazione del treno diretto, andata e ritorno, a Roma.
E, dopo la soppressione nel marzo scorso dei treni per Torino e Milano, questo ulteriore taglio ci fa capire quanto contiamo noi della calabria jonica per i nostri governatori sia a livello regionale che a livello nazionale.
Spero che questa notizia venga smentita al più presto e possiamo, sia io che il prof. Certomà, ritornare sui nostri passi, ma se cosi non è, il grosso stupore mio come per l'amico Giovanni, non è tanto l'ulteriore taglio che ci isola completamente dal resto d'Italia ma la rassegnazione e il silenzio che regna fra gli amministratori locali e la nostra società civile.

Pubblico di seguito il pezzo "passionale" scritto e apparso proprio ieri nel sito
http://www.giovannicertoma.it/

NEWS DAI BINARI: ELIMINATO IL COLLEGAMENTO DIRETTO ROMA – LOCRIDE - ROMA

Quanto sto per scrivere mi procura un’amarezza tale che, forse, soltanto questo stesso scritto, riuscirà parzialmente a ridurre. Oggi, giovedì 25 novembre 2010, andando a consultare l’orario ufficiale di Trenitalia, si registra che, dal 12 dicembre 2010 per chi volesse raggiungere Roma da Roccella Jonica e da qualunque altro comune della Locride, avrà a disposizione la seguente soluzione: partenza dalla stazione di Roccella alle ore 15:40 e arrivo alla stazione di Bari Centrale alle ore 22:24, quindi cambio treno e arrivo a Roma Termini alle ore 6:29 del giorno successivo. Totale della durata del viaggio: 14h49’. Fino, invece, all’11 dicembre 2010, era possibile prendere il treno diretto che partiva da Roccella alle ore 21:32 e arrivava a Roma Termini alle ore 7:08. Totale della durata del viaggio: 9h07’.
Per chi volesse da Roma raggiungere Roccella Jonica o qualunque altra località della Locride, Trenitalia mette a disposizione questa quanto mai bizzarra soluzione: partenza da Roma Termini alle ore 6:45 (eurostar) e arrivo alla stazione di Reggio Calabria Centrale alle ore 13:25, quindi cambio treno e arrivo alla stazione di Roccella alle ore 15:38. Fino, invece, all’11 dicembre 2010, era possibile prendere il treno diretto che partiva da Roma Termini alle ore 23:00 e arrivava a Roccella Jonica alle ore 8:07.
Ufficialmente possiamo decretare che, tutta l’area della Locride, che si trova lungo la costa jonica calabrese, dopo la eliminazione dei collegamenti diretti con le città di Milano e Torino, secondo Trenitalia non avrebbe ragione di esistere, visto che, non merita neppure un semplice collegamento diretto con le grandi metropoli del Paese. Francamente non so se, e quando, la classe politica e imprenditoriale di questo territorio si “ribellerà”, certo è che, fino ad ora, questo non è stato fatto, e allora non resta che al popolo locrideo fare sentire all’intero Paese ed in modo forte e civile il proprio NO! Necessita una forte mobilitazione di popolo a capo della quale devono porsi tutti i media locali della carta stampata, delle radio e televisioni locali, a cui il mio appello è rivolto, sicuro che, almeno da questi, sarà accolto e reso, produttivo e fattivo sul campo.

1 commento:

  1. Caro Nicola e cari amici che leggete, lavoro ogni giorno e da 30anni sui treni come Capotreno di Trenitalia. Spesso sento dire un sacco di sciocchezze dai tanti che, disinformati, pensano di dispensare invece pillole di saggezza. Ultima la tremenda c...ata sparata dall'On. Fedele dagli studi di Telemia, il quale per giustificare i tagli dei treni affermava che.. " oramai, visto che Trenitalia è una società con capitale privato .." (!???)
    Sono rimasto sbalordito da un'affermazione del genere, si disconosce che Trenitalia, soc. del gruppo FS, è una S.p.A. interamente di capitale pubblico, di proprietà del Ministero del Tesoro e quidi dello Stato.In pratica, di tutti noi.
    Allora mi chiedo e chiedo a tutti chi dovrebbe difenderci da questa continua spoliazione del territorio, da questo continuo impoverimento delle infrastrutture e delle strutture pubbliche se i politici che ci rappresentano non conoscono neanche la realtà che li circonda.
    Vorrei inoltre aggiungere che nella stessa trasmissione una ragazza affermava che non le interessava la protesta dei sindaci perchè lei per andare a scuola prendeva l'autobus.
    Senza infierire sulla ragazza, che credo non si rendesse conto dell'affermazione, è evidente che in tutti noi aleggia uno comportamento egoistico che amplificato da tutti gli abitanti della nostra regione non fa altro che continuare a provocare danni.
    E' come se un cittadino affermasse che la chiusura di un ospedale non gli interessa perchè ad oggi egli si sente bene e non ha bisogno di usufruire di cure ospedaliere.
    SE NON SIAMO DIRETTAMENTE INTERESSATI, LE COSE CI SCIVOLANO ADDOSSO SENZA ALCUNA REAZIONE E INDIGNAZIONE. E' QUESTO IL GRAVE PROBLEMA!

    L'impoverimento di un territorio, così come sta avvenendo, credo debba preoccupare tutti indistintamente.
    Ritornando ai treni, ma più in generale alla questione della mobilità nei nostri territori. Copme ho avuto modo di affermare il vero problema non è la soppressione di un treno (anche se importante come il treno per Roma) ma la grave disorganizzazione che, nel settore dei trasporti, regna nella nostra regione.

    Provate a pensare ai disagi per poter andare all'aeroporto di Lamezia (che dista 1 km dalla stazione FS) con i mezzi pubblici. Oppure andare all'aeroporto di Reggio Cal. (la linea ferroviaria costeggia l'aeroporto stesso). Provate a pensare ai disagi per andare a Catanzaro, anzichè a Crotone.
    O ai disagi per andare all'università di Cosenza con un treno.

    Ma non si dovevano favorire i trasporti su rotaia per questioni ambientali e logistiche vista la situazione delle nostre derelitte strade?

    Tralascio i commenti su come la Regione Calabria spende i soldi dei calabresi destinati ai trasporti e sulla protesta (?) dei Sindaci sulla soppressione dei treni.

    Penso che questi siano i veri problemi da affrontare inseriti in un'ottica che veda la mobilità del cittadino al centro della riorganizzazione dei servizi di trasporto.

    Pietro COMMISSO

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