Nella giornata del Lutto Nazionale per l'ecatombe di Lampedusa, anche nelle scuole di Roccella, come in quelle di tutta Italia, si è osservato un minuto di silenzio, ed anche i bambini più piccoli sanno che tante persone, uomini, donne e bambini, che stavano cercando di fuggire dalla guerra, hanno trovato invece la morte in mare.
In questa giornata cosi triste vogliamo riaccendere una fiammella, una speranza di una nuova vita che è venuta alla luce il 28 settembre all'Ospedale Civile di Locri. La bimba, a cui è stato dato il nome di Lemar Speranza, sta bene ed anche la mamma che è stata dimessa dall'ospedale il 2 ottobre scorso. I genitori sono due migranti giunti, il 25 settembre su una carretta del mare, al porto delle Grazie di Roccella, insieme altre 155 persone.
In questa giornata cosi triste vogliamo riaccendere una fiammella, una speranza di una nuova vita che è venuta alla luce il 28 settembre all'Ospedale Civile di Locri. La bimba, a cui è stato dato il nome di Lemar Speranza, sta bene ed anche la mamma che è stata dimessa dall'ospedale il 2 ottobre scorso. I genitori sono due migranti giunti, il 25 settembre su una carretta del mare, al porto delle Grazie di Roccella, insieme altre 155 persone.
Una volta sbarcati, la signora Mariam (questo il nome della mamma) considerato lo stato di gravidanza avanzato in cui si trovava, è stata subito assistita dai volontari della Croce Rossa di Roccella Jonica che hanno provveduto al trasporto della stessa all’ Ospedale di Locri tramite l’ambulanza in loro dotazione per farle avere tutte le cure del caso.
La signora Mariam è stata accolta dal personale medico ed infermieristico del reparto di Ostetricia e Ginecologia del nosocomio locrese che, con grande professionalità ed umanità, si è dedicato a prestarle soccorso ed assistenza al parto.
La neonata, appena dimessa, è stata accompagnata dal Commissario della Croce Rossa, dott.ssa Concetta Gioffrè unitamente all’Assessore Bruna Falcone, al Centro SPRAR ( Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e i Rifugiati) di Riace dove l’intera famiglia, composta dai genitori e dalla nonna, è stata destinata e dove è stata accolta dal Primo cittadino Domenico Lucano che ha provveduto alla sistemazione in apposito alloggio.
A margine di questa lieta notizia, voglio riferire uno dei più sinceri, toccanti e reali messaggi che io abbia mai letto. Lo ha scritto qualche giorno fa nel suo profilo facebook il vicepresidente della Protezione Civile "Aniello Ursino", Santo Ursino, sempre pronto, insieme a tutti gli altri volontari, a prestare i primi soccorsi ai profughi che arrivano sempre più numerosi sul litorale jonico sbarcando al Porto di Roccella. Nella sua semplicità il sig. Santo trasmette un grande messaggio di altruismo e solidarietà radicato nel suo cuore:
"Grazie Signore che mi dai tanta forza; a volte il mio cuore sembra spezzarsi ed invece tu mi dai la forza necessaria per aiutare tante persone bagnate e tremanti, bambini che piangono sviliti dal viaggio... E noi siamo li sul molo ad aspettarli con coperte e vestiti. Li avvolgiamo, gli diamo il the' caldo con le fette biscottate e le prime cure... Il giorno dopo li vediamo nel piazzale della scuola che giocano allegri e sorridenti. E questa è per me una grande gioia! Grazie anche a te Aniello che mi dai tanta forza... Vorrei vivere a lungo per aiutare queste persone... Aiutateci anche voi a portare avanti questa missione..."